Lo spirito d’impresa da… Poli: Pigafetta raccontato da Loison, Brazzale, Pedon, Maculan e Rigoni con Vescovi e Soprana

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Spirito d’impresa da Poli: Pigafetta raccontato da imprenditori del gusto vicentini

Nell’ambito della XVIII Settimana della Cultura di Impresa, il 22 novembre, le cantine di invecchiamento delle distillerie Poli di Schiavon hanno ospitato un singolare evento: in occasione del 500° anniversario del primo viaggio intorno al mondo, sei imprenditori vicentini del settore agroalimentare hanno letto alcuni brani del diario di Pigafetta. Si tratta di Fausto Maculan, amministratore delegato Maculan vini, Piercristiano Brazzale, amministratore delegato Brazzale S.p.A, primo italiano vicepresidente della Federazione Internazionale del latte, Andrea Rigoni, amministratore delegato Rigoni di Asiago, Dario Loison, amministratore delegato Loison Pasticceri e Mattia Pedon, Category Director Pedon Spa.

Dopo la presentazione degli ospiti da parte del padrone di casa Jacopo Poli, il Presidente di Confindustria Vicenza, Luciano Vescovi, ha inaugurato la serata parlando delle difficoltà  per gli imprenditori di lavorare in Italia.

Successivamente Stefano Soprana, presidente dell’Associazione Pigafetta ‘500 ha spiegato i motivi, principalmente di tipo economico, della spedizione di Magellano. Le spezie, infatti, erano molto importanti a quei tempi, poiché servivano a insaporire i cibi nordici, e perciò, dal momento che si sapeva ormai che la terra era rotonda, si cercava una via per pagare meno dazi.

Il diario di Pigafetta raccontato alle distillerie Poli
Il diario di Pigafetta raccontato alle distillerie Poli

Tutti e sei gli imprenditori davanti a un pubblico attento hanno letto passi suggestivi e cruciali del diario di Pigafetta ed hanno raccontato l’espansione all’estero delle loro aziende avvenuta compiendo delle vere e proprie “imprese”. In fondo, questo il messaggio dei loro interventi, tutti gli imprenditori sono un po’ Pigafetta: nascono in realtà locali con cui mantengono un legame molto stretto, anche se poi si internazionalizzano.

Antonio Pigafetta non era un navigatore, ci hanno raccontato i “lettori”, ma un cronista, a cui, tra l’altro, si deve il nome di Oceano Pacifico per le sue acque calme in confronto a quelle dell’Oceano Atlantico. La posizione della Chiesa era molto importante e, infatti, furono le raccomandazioni del vescovo vicentino Chiericati che permisero a Pigafetta di prendere parte alla spedizione di Magellano. Il 20 settembre 1519 Ferdinando Magellano partì con cinque caravelle e 265 uomini verso le “Isole delle spezie”. Tre anni dopo una sola caravella rientrò in porto con 18 sopravvissuti, tra i quali Antonio Pigafetta, a cui si deve il merito di avere raccontato una delle più grandi avventure della storia. Il suo manoscritto, “La relazione del primo viaggio intorno al mondo”, costituisce oggi un prezioso documento delle scoperte geografiche del cinquecento. Il diario, scritto anche con parole vicentine, fu ritrovato solo nel 1797.

Se è stato originale lo spunto dell’evento e se interessante è stata l’interpretazione che ne hanno dato gli imprenditori del gusto presenti, non poteva essere da meno l’aperitivo finale in cui le grappe Poli hanno fatto da indiscutibili regine.

Alla serata, oltre che all’aperitivo, hanno partecipato anche Cesare Gerolimetto e Daniele Pellegrini, che quarant’anni fa ripercorsero il giro del mondo a bordo del camion, ribattezzato “Antonio Pigafetta”., il consigliere comunale di Vicenza con delega alle celebrazioni di Pigafetta Valter Casarotto, il consigliere comunale per le relazioni internazionali Leonardo De Marzo e Antonio Marchiorello dell’Associazione Vicentini nel mondo.