Un mestiere inconsueto, invisibile e misterioso, quello del palombaro, raccontato con delicatezza dal cinema documentario, colorato dallo spirito di avventura dell’infanzia. È il tema al centro di L’ora d’acqua, il film di Claudia Cipriani – regista milanese già finalista ai David di Donatello 2012 con Lasciando la Baia del Re – che ha vinto il premio per il miglior lungometraggio a Working Title Film Festival 4, nel 2019. Ora il film arriva, grazie alla collaborazione tra Working Title Film Festival e Cinema Odeon di Vicenza, in VOD nella “sala virtuale” Odeonline, allestita sulla piattaforma Vimeo in questo periodo di forzata chiusura.
La giuria di WTFF4 formata da Ilaria Fraioli e Claudio Casazza, nelle motivazioni al premio, scriveva che il documentario “racconta un mestiere inusuale e mai veramente visto al cinema, quello del palombaro, e ci riesce fondendo realtà e immaginazione. Realizza così un film quasi di avventura, di quella interiore e fantasiosa, dove la leggerezza dell’infanzia ci fa vivere un mondo in cui l’acqua è un elemento vitale per la vita e l’immaginazione, e nella visione della regista è anche utero materno sempre vivo”.
Trama
L’ora d’acqua è il primo documentario che racconta la vita dei sommozzatori che lavorano a grandi profondità e vivono in camere iperbariche. Una storia di fatica, avventura e sogni sottomarini. Mauro è un sommozzatore che lavora a grandi profondità sotto le piattaforme petrolifere. Per farlo deve respirare elio e vivere in una camera iperbarica di 8 metri quadri per la maggior parte dell’anno. A un certo punto Mauro si rende conto di essere stufo della vita sulle piattaforme e cerca di realizzare il suo sogno d’infanzia: recuperare le navi affondate. Su tutto si staglia l’ingombrante e tragica sagoma semiaffondata della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio.
Claudia Cipriani è laureata in Filosofia e diplomata alla Civica Scuola di Cinema di Milano, al corso di Filmmaker. È giornalista professionista e ha lavorato per diversi quotidiani e riviste prima di dedicarsi alla regia, come freelance e per alcuni canali televisivi. Ha girato videoclip musicali, spot sociali, reportage e documentari, tra cui Lasciando la Baia del Re (2011), candidato come miglior documentario ai David di Donatello.
Come vedere il film in streaming
L’ora d’acqua è disponibile in streaming, dal 21 maggio per tre settimane, sulla piattaforma Odeonline del Cinema Odeon di Vicenza, a questo link. È previsto un biglietto di 5 euro, che si può ridurre a 3 euro applicando il seguente codice sconto: Oradacqua-3Euro
Il pagamento può avvenire tramite carta di credito o PayPal. Ogni biglietto virtuale permette lo streaming del film nelle 72 ore successive all’acquisto.
Working Title Film Festival nasce a Vicenza nel 2016 per dare spazio al meglio della produzione audiovisiva indipendente che racconta con sguardi e linguaggi originali il mondo del lavoro e i molteplici temi che con esso si intrecciano. LIES – Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale è un’associazione di promozione sociale che dal 2011 progetta e realizza occasioni di inchiesta sociale, e dal 2016 organizza Working Title Film Festival.
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L’articolo “L’ora d’acqua” di Claudia Cipriani, in streaming su Odeonline il film vincitore di WTFF4 proviene da L’altra Vicenza.