“La disputa sul terzo mandato dei presidenti di Regione ammorba da settimane il chiacchiericcio politico sulla base di personalismi e opportunismi dei vari partiti. È incredibilmente grave che una decisione così rilevante per il funzionamento delle nostre istituzioni sia presa in base allo scambio tra i desiderata dei partiti di governo”.
Sono le parole del consigliere regionale Arturo Lorenzoni (Portavoce opposizione) che spiega: “Il limite ai mandati delle cariche esecutive è stato posto per limitare la personalizzazione della politica, estremamente pericolosa in epoca di mediatizzazione della politica stessa, dominata più dai comunicatori che dai buoni governanti.
Sindaci e presidenti di Regione hanno un potere enorme nella nomina delle cariche di gestione delle istituzioni pubbliche. Si pensi solo che i direttori generali delle ASL che spendono l’85% del bilancio della Regione Veneto sono di nomina personale del presidente.
Diverso è essere membri di un organo legislativo elettivo, dove è giusto che i cittadini diano fiducia a chi ritengono migliore. Come può non essere chiara tale differenza? Le cariche esecutive, lontano dagli occhi dei cittadini, possono creare sistemi di potere pericolosissimi per il buon funzionamento delle Istituzioni e per il benessere di tutti.
E sorprende anche che rappresentanti di rilievo dell’opposizione al governo regionale del Veneto invochino la continuità, quando la nostra Regione vive un immobilismo pesantissimo su troppi fronti: tutela del territorio, transizione ecologica, sanità del territorio, innovazione, riforma degli enti di assistenza e beneficenza, e non solo. Dobbiamo rinunciare per sempre a riforme che altre Regioni hanno ormai da decenni”?, ha concluso Lorenzoni.