La giornata del 15 Marzo – è scritto in un comunicato di Fridays for future Vicenza – oltre alla grande partecipazione studentesca, sta vedendo l’adesione di molte associazioni e comitati del nostro territorio. Sarà una grande marcia, aperta e plurale che vedrà anche la partecipazione di moltissimi tra coloro che in questi anni si sono battuti per la salvaguardia dei beni comuni e dell’ambiente.
La nostra regione è stata in questi anni martoriata da grandi opere, cementificazione selvaggia, inquinamento dell’aria e dell’acqua. Lo scempio della Pedemontana Veneta come l’inquinamento dell’acqua da Pfas testimoniano, insieme a tanti altri casi dannosi, il disinteresse della classe politica e della classe economica di questi territori alle questioni della giustizia ambientale.
Parlare di crisi climatica vuol dire, per il movimento globale che si sta dando in tutto il mondo, mettere prima di tutto al centro il rapporto tra ambiente e beni comuni, ponendo una critica radicale al modello di sviluppo in cui viviamo che ci sta conducendo verso la catastrofe. Il rapporto tra scala globale dei problemi non è sconnesso dalla salvaguardia dei territori come dai comportamenti individuali.
#Caripolitici Non abbiamo potuto fare a meno di notare l’interesse espresso da parte del Partito Democratico, Zingaretti ha addirittura dedicato la sua vittoria a Greta Thunberg o di altri esponenti politici che, pur avendo ruoli di governo centrale o territoriale vorrebbero accreditarsi come parte di questo movimento per la difesa del clima.
Come scritto da Friday for Future Italia la settimana scorsa vi diciamo: “Ci avete deluso in passato e temiamo che continuerete a deluderci anche in futuro, abbiamo cominciato a muoverci e non ci fermeremo più.” Per questo vogliamo evitare ambiguità e fare immediatamente chiarezza sulla piattaforma della giornata, partendo dal fatto che esprimerà assoluta contrarietà a qualsiasi tipo di grande opera inutile ed imposta sui territori. Siamo quindi a fianco di chi si oppone al Tav come alla Pedemontana Veneta, siamo con chi è colpiti dall’inquinamento da Pfas come con chi lotta contro per la presenza delle installazioni militari. Siamo quindi per partire innanzitutto dal nostro piccolo per invertire la rotta.
Per salvare il clima abbiamo bisogno di soluzioni coraggiose e radicali, di una solo grande opera: la riconversione ecologica e la fine della dittatura dello sviluppo e del profitto ad ogni costo. Chi pensa di continuare a predicare lo sviluppo a tutti i costi non accetta che abbiamo solo 12 anni per un cambio radicale del nostro sistema economico. Invece è proprio ciò che serve! Abbiamo bisogno di ripensare al nostro rapporto tra di noi, ma anche con la natura, gli animali e il pianeta.
Abbiamo scelto di non delegare più il nostro futuro, di non lasciarlo a coloro che parlano dell’ambiente senza fare scelte concrete e decisive. Quindi #Caripolitici se volete venire in piazza con noi pensateci bene, perché sempre per citare FFF Italia: “Pretendiamo di essere sostenut* con azioni concrete, il tempo è scaduto per parlare senza agire, o vi prenderete la responsabilità di risolverere la crisi climatica o dovrete dimettervi.”
“Venerdì 15 marzo in tutto il mondo gli studenti scenderanno in piazza per sostenere la lotta contro il cambiamento climatico incarnata da Greta Thunberg, la sedicenne svedese che da settembre sciopera ogni venerdì per ricordare ai politici l’urgenza di un cambiamento di sistema.
L’associazione Fornaci Rosse aderisce convintamente alla manifestazione lanciata da Fridays For Future Vicenza e dal Coordinamento Studentesco. L’appuntamento – aperto a tutti i cittadini – è quindi venerdì 15 marzo alle 9:00 nel piazzale della Stazione di Vicenza.
«Il disastro ambientale che ha colpito i boschi dell’altopiano di Asiago e le temperature record di questo inverno – dichiara Stefano Poggi, presidente di Fornaci Rosse – hanno risvegliato la coscienza dei vicentini. E’ importante che venerdì in piazza gli studenti non siano lasciati soli: invitiamo chiunque possa a partecipare al corteo e a far sentire la propria voce».
«La nostra società – continua Poggi – è sull’orlo del collasso ecologico. L’ecologismo “light” delle chiacchiere dei politici non basta più: c’è bisogno di un cambio radicale del sistema economico e sociale per fermare il riscaldamento globale. Il mercato senza freni non fa fallire solo le banche: sta anche consumando la nostra terra. Il tempo rimasto è poco, solo dodici anni. Solo la partecipazione popolare potrà salvarci dall’ingordigia distruttrice delle oligarchie»”.
Il 15 marzo 2019 è indetta la Marcia Globale per il Clima – scrivono Ciro Asproso, Mariangela Santini e Leonardo Nicolai – una mobilitazione a livello mondiale che parte dai cittadini e si rivolge ai Governi, una spinta dal basso che interroga la Politica e ci chiede di agire in fretta per mutare il nostro modello di sviluppo e per salvare il Pianeta dalla catastrofe.
Il motore di questo coinvolgimento sono i Giovani, adolescenti come la sedicenne Greta Thunberg di Stoccolma, che con il suo esempio di disobbedienza civile ha catturato l’attenzione del Mondo e ora ci chiede di reagire di fronte all’ignavia di una classe dirigente che non sembra più in grado di progettare il domani.
Gli effetti del cambiamento climatico non producono danni solo in alcune zone del Mondo che ci sembrano esotiche e lontane da noi. Ma recano gravi conseguenze, quasi quotidianamente, all’ambiente che ci circonda. Anche perché la nostra penisola si sta scaldando più velocemente della media globale e di altre terre emerse del Pianeta.
Perciò oltre a politiche volte alla riduzione dei gas serra l’Italia ha urgente bisogno di mettere in atto strategie di adattamento, e di introdurre trasformazioni negli stili di vita che coinvolgono un po’ tutti: dai cittadini agli Enti locali, dalle Regioni al Governo nazionale.
Coalizione Civica per Vicenza ha a cuore il futuro del Pianeta e crede nella necessità di mettere in atto buone pratiche per giungere ad un cambiamento urgente e responsabile.
Nel dare formale adesione alle iniziative del “Climate Strike For Future” che si terranno a Vicenza venerdì prossimo, sentiamo anche il bisogno di rivolgerci direttamente a chi governa la città e persiste nell’assumere politiche negazioniste, come quelle che minacciano la salute dei cittadini e favoriscono unicamente l’uso egoistico dell’auto privata. Chiediamo al Sindaco di convocare urgentemente gli “Stati Generali per il Clima”, poiché serve un luogo riconosciuto di confronto istituzionale e di dibattito aperto – più inclusivo del Consiglio comunale – dove discutere collegialmente di scelte inderogabili in materia di Ambiente, Mobilità e Consumo del Territorio.
Oggi i cambiamenti climatici – scrive Giovanni Rolando, consigliere comunale e portavoce Comitato Albera “No Tir Sì Bretella per la Vita” delle Persone e dei Quartieri di Vicenza ovest – sono una delle cause primarie delle grandi ondate migratorie e nessun stato sembra essere al riparo dagli effetti del cambiamento climatico. Previsioni prudenziali dicono che nel 2050 potrebbero essere circa 250 milioni i migranti ambientali.
C’è chi non si fa spaventare da queste previsioni, e c’è da ringraziare una giovane ragazza che porta speranza nel nostro futuro: Greta Thunberg. Greta con molto coraggio, a soli 15 anni, ha lanciato Fridays for Future, un movimento mondiale formato soprattutto da giovani che ogni venerdì protesta davanti al parlamento di Stoccolma (e in altri luoghi del mondo) per smuovere le coscienze di chi decide le sorti del pianeta, perché si impegni con tutti i mezzi a contrastare il cambiamento climatico.
La sua sfida, cominciata il 20 agosto, è diventata una protesta globale che culminerà il prossimo 15 marzo in una grande mobilitazione studentesca: “Climate Strike”/ “Sciopero mondiale per il Futuro”, con più di 900 manifestazioni in 80 paesi, per chiedere a chi governa provvedimenti seri e mirati contro il cambiamento climatico che mette a rischio il pianeta.
Io ci sarò, con gratitudine per questi giovani che provano a smuovere le coscienze per un migliore futuro per tutti. E spero di vedere tante persone giovani e adulti, in piazzale della Stazione a partire dalle ore 9 di venerdì 15 marzo prossimo.
Potere al Popolo sostiene ed invita alla mobilitazione del 15 marzo le studentesse e gli studenti che chiedono giustizia ambientale e sociale, e così sarà a Roma il 23 Marzo con comitati, movimenti e associazioni per ri- mettere al centro delle nostre scelte la difesa del suolo, dell’aria, dell’acqua, la salute e i diritti di tutte le specie.
La speculazione e la distruzione dell’ambiente, le nuove forme di schiavitù e di sfruttamento del lavoro, il crescente impoverimento degli strati socialmente ed economicamente più deboli sono le conseguenze di uno stesso sistema socio-economico che sottomette tutti gli aspetti della vita all’accrescimento delpro?tto. Un sistema che ha invaso, saccheggiato e distrutto altre regioni, da cui migliaia di persone fuggono per poi essere lasciate morire nei nostri mari, poiché le abbiamo trasformate da vittime del sistema a nemici da abbattere.
Bisogna fermare il riscaldamento globale interrompendo la dipendenza da le energie fossili e con un cambiamento rapido anche ne l’uso del suolo, ne le scelte infrastrutturali, ne le politiche dei trasporti, ne l’agricoltura e ne l’industria, ne la gestione de le ri- sorse, ne la piani?cazione de le nostre città e dei territori. Non servo- no grandi opere inutili. E’ indispensabile invece riforestare e boni?ca- re, razionalizzare la produzione di merci, azzerare gli sprechi e i ri?uti attraverso il riuso e la conversione ecologica de l’economia.