Trenta gol segnati nelle prime due amichevoli della stagione. Diciannove rifilati al 7 Comuni 1967, undici all’Unione Limana Cavarzano. Due squadre di Dilettanti. Trenta gol, tanti. Forse anche troppi. Delegittimano un po’ i due test match giocati dall’LR Vicenza, anche se nessuno al mondo poteva pensare che valessero un briciolo di più di quello che erano: un paio di sgambate per prendere confidenza con la dimensione partita. Quel che serviva, dopo pochi giorni di allenamento.
Sarebbe, quindi, ridicolo ricavare indicazioni dalle due amichevoli, perfino quella – banalissima – che l’LR Vicenza 2022-2023 sia una squadra dal gol facile. Segnare una ventina di gol una volta e una decina l’altra vuol dire che, di fronte, non avevi un avversario ma uno sparring partner. Per trarre conclusioni è meglio aspettare prove più impegnative.
Una squadra a trazione anteriore. Troppo?
Il calciomercato biancorosso ha sostanzialmente costruito una squadra a trazione anteriore. Se si ripercorrono i profili di molti dei nuovi arrivati, si riconosce una linea-guida evidentissima: portare in rosa giocatori che abbiano nel proprio bagaglio tecnico la confidenza con il gol. Non solo attaccanti, ma anche esterni e centrocampisti.
Questa scelta mi ha un po’ spiazzato perché ero convinto che l’idea di gioco professata dall’allenatore Francesco Baldini, già in occasione della sua presentazione e poi ribadita in più occasioni, fosse piuttosto quella del pressing e del controllo degli spazi a tutto campo.
Mi sarei, quindi, aspettato l’acquisto di giocatori meno caratterizzati come uomini-gol e più portati al movimento e al recupero. Può essere che Baldini riesca a ottenere dai nuovi, anche da quelli che sembrano più propensi ad avere di mira la fase offensiva, un comportamento in campo sintonizzato con la sua visione. Se ci riuscisse, quella del tecnico toscano sarebbe una bella impresa, da applaudire. Mica facile, infatti, rimodulare chi ha nel DNA più la finalizzazione dell’azione che sacrificarsi per gli equilibri tattici.
Vedremo, dunque, se l’LR Vicenza sarà una squadra che gioca più nella metà campo dell’avversario che nella propria (modulo 3-4-3) o, piuttosto, distribuita a presidiare i settori in modo più equilibrato (3-5-2 o 3-4-1-2). Baldini sostiene che a lui i moduli interessano relativamente e che gli sta più a cuore l’atteggiamento in campo dei suoi giocatori. È anche vero, è banale dirlo ma è così, che in campo ci vanno i calciatori, non l’allenatore. E quindi ci potrebbe essere questo equilibrio da trovare fra le due componenti.
Il valore della nuova rosa e le lacune da colmare
Pur con tutte le verifiche da fare sulla corrispondenza fra i curricula dei nuovi biancorossi e la loro effettiva resa, l’indiscutibile impressione che dà la rosa (per altro ancora in costruzione) è quella di un gruppo in cui c’è la qualità, in cui ci sono le pedine giuste per ricoprire sia i ruoli principali che quelli secondari e di rincalzo, in cui giocatori di categoria sono affiancati da giovani che potrebbero affermarsi proprio a Vicenza.
L’entusiasmo e la positività di Renzo Rosso, che si attende la vittoria del campionato con venti punti di vantaggio (mai sentito parlare di scaramanzia?), possono essere giustificati a questo punto ma devono essere conditi da realismo e prudenza. Anche perché ci sono ancora delle lacune nella composizione dell’organico, soprattutto in difesa a cui manca, per ora, un portiere titolare. La promozione nel ruolo di Confente non è in linea con il resto del calciomercato, che ha puntato finora su uomini sicuri e non su scommesse.
La difesa a tre, poi, non è mai stata utilizzata l’anno scorso ed è tutta da verificare la adattabilità a questo modulo dei difensori disponibili. Ci vorrebbe anche qualche altro giocatore per adeguare numericamente il reparto a un campionato lungo e in cui non si può mai sapere cosa (facciamo i doverosi scongiuri) potrebbe succedere.
Probabilmente ora Balzaretti si dedicherà alla rifinitura della linea arretrata e, comunque, c’è ancora un mese davanti prima di parlare di campionato. Sui media ogni tanto si legge e si sente di un tentativo di convincere Maggio a fare un altro campionato in biancorosso. Siamo sicuri che sia il caso?
Le prospettive di un gruppo che sembra assemblato più per la Serie C
È altrettanto prematuro capire se e in qual misura il gruppo in via di costruzione potrebbe essere utilizzabile anche in Serie B. Non è una questione marginale perché proprio a Vicenza ci si è accorti, negli ultimi campionati, che il ricambio stagionale della rosa non è la strada giusta.
Sarebbe quindi un’altra linea-guida importante di calciomercato assemblare un nucleo di giocatori che potrebbero ambientarsi facilmente nella categoria superiore, portando nel contempo un affiatamento e un’intesa consolidati in una stagione di C (si rinnovano gli scongiuri).
Non sono sicuro che l’LR Vicenza 2022-2023 sarebbe in grado di reggere la B. I punti di domanda non sono pochi: l’età di alcuni, la etichetta di giocatori di categoria di altri, l’inesperienza di tutti i giovani sono fattori che lasciano qualche dubbio. Il lavoro dell’allenatore nel corso del campionato sarà fondamentale, oltre che per la promozione, anche per la maturazione e la crescita di giovani e meno giovani, per la creazione di un gruppo affiatato e compatto e per la impostazione di una identità tecnica e agonistica da esportare anche fra i Cadetti.