L’impressione è che, in casa LR Vicenza, si sia un po’ in ritardo. Nel calciomercato, nella preparazione, nella individuazione di una formazione titolare. E le partite di precampionato non sembrano dare una mano a risolvere i dubbi, che – a dire il vero – al momento non sembrano nemmeno pochi.
Lo slittamento dell’inizio del campionato al 4 settembre ha aggiunto sette giorni alla lunga fase di preparazione e al Vicenza non può che andar bene così, perché una settimana in più potrebbe risultare assai utile per affrontare al meglio il debutto.
Certo, alcune certezze a proposito della squadra biancorossa 2022-2023 ci sono (e ci mancherebbe pure, a questo punto).
Le certezze sulla squadra 2022-2023
Un punto fermo è, almeno nelle aspettative, la identità della squadra. Un fattore che è mancato totalmente l’anno scorso. Baldini la vuole aggressiva, padrona del campo, concentrata, tutte caratteristiche che si traducono in spettacolarità. Se ci riuscirà, al Menti si tornerà a divertirsi dopo l’anonimo squallore dell’ultima stagione.
Un’altra certezza è il modulo. Ce ne sono due, in realtà: quello preferenziale, che è il 3-5-2, e quello alternativo, che è il 3-4-3. Sono entrambi tipici di una squadra che impone il proprio gioco, quale dovrebbe essere il Vicenza in Serie C. La difesa a tre comporta avere un portiere che sappia anche giocare bene con i piedi e tre difensori capaci di impostare il gioco. Entrambi i moduli, poi, necessitano esterni molto dinamici e versatili, soprattutto quando giocano da quinti. I due attaccanti, infine, devono avere caratteristiche fisiche e tecniche che si integrano ed essere in grado di fare reparto. Oltre, naturalmente, a segnare.
Un terzo aspetto sicuro è il buon risultato della prima parte di calciomercato, che ha portato a Vicenza due punte (Rolfini e Ferrari) di categoria e dal gol facile, due registi (uno – Ronaldo – esperto e affidabile, l’altro – Cataldi – invece di prospettiva), un centrocampista che in campo pesa come Scarsella. Poi c’è la pattuglia di giovani, tutti di proprietà, sia acquistati che promossi dal Settore Giovanile, da cui non è azzardato sperare che qualcuno diventi titolare.
Le lacune del calciomercato
Il lavoro del ds Federico Balzaretti si concluderà solo il 1° settembre, ci sono, quindi, ancora due settimane per sistemare tutto. Negli ultimi quindici giorni ci sarà parecchio ancora da fare, però, in casa LR Vicenza.
A cominciare dalla scelta del portiere. Si era partiti al ballottaggio fra i tre in rosa (Grandi, Confente e Brzan), tutti soggetti a valutazione in precampionato. Le risultanze della valutazione sembrano dire che nessuno di loro è l’ideale. È piuttosto grave che, a metà agosto, la squadra non abbia un portiere titolare, un ruolo che non s’inventa all’ultimo perchè richiede molto rodaggio, soprattutto con la difesa a tre.
I difensori, appunto. Ci sono in rosa cinque possibili titolari: Padella, Pasini, Cappelletti, Bellich e Ierardi. I primi tre l’anno scorso non hanno entusiasmato e non si sa quale apporto possano dare in costruzione, degli altri due si può dire che Bellich è l’unico mancino del reparto e che Ierardi si adatta sia da centrale che da laterale. Nello scorcio finale del mercato sarebbe opportuno portare a Vicenza altri due difensori, soprattutto un altro mancino.
La mediana dà l’impressione di essere a posto con i giocatori a disposizione. Qualche dubbio potrebbe esserci, semmai, sugli esterni (i veterani Giacomelli e Dalmonte e i giovani Begic e Oviszach). Per motivi opposti: è difficile aspettarsi che i primi due siano in grado di reggere la doppia fase, i nuovi hanno 19 e 21 anni e zero presenze in C e, quindi, sono scommesse. Sarebbe stato bello avere Vandeputte, ma per qualche incomprensibile ragione il belga ha preferito non restare a Vicenza.
Trovati i titolari, l’attacco va assolutamente rinforzato con le seconde scelte. Non si deve ripetere l’errore dell’anno scorso, in cui spesso si è giocato senza attaccanti di ruolo.
I punti di domanda su preparazione, precampionato e scelta dei titolari
Qual è la condizione della squadra dopo un mese di preparazione? Le risultanze sembrerebbero dire che ancora non ci siamo. Ci può stare a due settimane dal via (ora tre), ma Baldini ha dovuto spesso giustificare la poca brillantezza dei suoi con l’affaticamento degli allenamenti. Ormai questa fase dovrebbe essere superata, però, e si dovrebbero almeno intravedere un po’ più grinta e continuità.
Vero è che la serie di amichevoli calendarizzate non è stata il massimo per una gradualità nella messa a punto. Le prime quattro (quelle giocate in ritiro) non facevano testo per il differenziale tecnico con gli avversari. Inspiegabile, invece, è stata l’amichevole con il Milan, che ha creato più disagi che vantaggi (se non quello economico). I due test match dell’Lr Vicenza contro le pari categoria Mantova e Virtus Verona arrivano al momento giusto e possono finalmente dare un riscontro attendibile. Nessuna delle due è nella fascia dell’LR Vicenza, ma non è ipotizzabile a questo punto un’amichevole con un’altra big.
Fra provini e verifiche, Baldini ha messo in campo un sacco di giocatori. La formazione titolare, però, ancora non c’è e sarebbe ora di vederla giocare almeno un paio di partite. Ma non si può sia perché ci sono operazioni in entrata e, soprattutto, in uscita (che sarebbero la premessa che consente le prime) sia perché, per i primi quattro turni, non sarà possibile utilizzare lo squalificato Ronaldo, che non è uno qualsiasi.