L.R. Vicenza festeggia con la Curva Sud, ma Renzo Rosso mister “cambia colori” è indigesto a una parte di tifosi: ?favorito per le azioni BPVi e licenzia alla Diesel?

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Mentre scocca l?ora dell?inizio della preparazione per il nuovo L.R. Vicenza di mister Giovanni Colella con il raduno allo stadio Menti di venerdì pomeriggio per i primi test atletici, a porte chiuse, la nuova società L.R. Vicenza ha organizzato un evento per sabato 14 luglio alle ore 16,30, presso la Curva Sud, quando tutti i sostenitori biancorossi potranno assistere all?allenamento. All?interno della gradinata saranno aperti gli stand gastronomici allestiti per la tradizionale festa della Curva e al termine dell?allenamento la squadra e lo staff tecnico parteciperanno ad un primo momento d?incontro e saluto con i tifosi.

Non ci sarà il nuovo proprietario, Renzo Rosso, che ha trasferito la società di Bassano a Vicenza e che, insieme al plauso di gran parte dei tifosi biancorossi, ha ricevuto le critiche opposte dei bassanesi che si sono sentiti espropriati della propria squadra del cuore.

Ma anche a Vicenza non tutti lo hanno accolto come il messia e su di lui abbiamo raccolto diversi malumori dei tifosi, sia direttamente che sui social, per quelle azioni della Banca Popolare di Vicenza di cui è riuscito a disfarsi, guadagnandoci, poco prima che esplodesse lo scandalo che ha mandato in rovina tante famiglie e aziende vicentine. Richieste di cessioni delle azioni che invece sono state ritardate e spesso bloccate per migliaia di risparmiatori. La Diesel di Rosso, invece, è riuscita a vendere nel 2014, come svelato da l’Espresso e da noi ripreso il 6 novembre 2015, per 3,2 milioni di euro un pacchetto di azioni BPVi comprate anni prima per poco più di 2,8 milioni.

Nonostante questo, Diesel, sponsor anche del Milan, marchio ammiraglio del gruppo Otb della famiglia Rosso, nel 2017 ha annunciato i primi licenziamenti della sua storia, 37 nel vicentino.

Le feste con la curva e i successi futuri, che auguriamo, alla gloriosa squadra berica, riusciranno di sicuro a cancellare anche questi “nei” che sanno meno di bianco (angelico) candore e più di rosso (diabolico) affarismo.

Ma è meglio ricordarlo adesso, che appare come un contro canto, che non accorgersene in futuro se poi Rosso, dopo aver abbandonato il giallo, dovesse lasciare anche il bianco per un altro, più conveniente, colore da accompagnare al successo del suo cognome.