Il campionato è arrivato a due terzi del calendario, il giro di boa sarà dopo il turno infrasettimanale di mercoledì prossimo, e, quindi, il consuntivo non è più tanto parziale: il Girone A della Serie C è di un livello mediocrissimo. Se l’LR Vicenza perde contro una squadra di Under, se la FeralpiSalò si fa battere in casa da una Virtus Verona che cerca di evitare la retrocessione, se il Padova va vicinissimo alla vittoria sulla capolista Pordenone, vuol dire che: primo, il livello tecnico-tattico è scadente; secondo, le squadre in testa alla classifica sono tutt’altro che lanciate in una corsa a tre per il primo posto; terzo, che il lavoro dei vari direttori (sportivi, tecnici, generali, ecc.) non è riuscito a costruire realtà come quella del SudTirol l’anno scorso.
La sessione invernale del Calciomercato è in chiusura ma, se continua così, difficilmente porterà alle candidate alla promozione rinforzi tali da garantire il cambio di marcia. I giocatori più richiesti preferiscono le squadre degli altri due gironi, quello A è poco attrattivo, figurati se qualcuno si sogna di scendere addirittura di categoria.
Il confronto con gli altri due raggruppamenti è impietoso: Catanzaro e Reggiana hanno già la promozione in tasca grazie ai vistosi vantaggi già acquisiti, mentre, in quello A, dalla prima alla sesta ci sono appena sei punti. Non solo non c’è la squadra ammazza-campionato ma nemmeno si vede quale potrebbe piazzare la volata vincente. Manca solo un mese al fatidico marzo che di solito decide la stagione, ma, continuando così, sarà uno strazio arrivare in fondo fra tonfi e discontinuità.
L’LR Vicenza paga i propri errori con la Juventus Next Gen
L’analisi della sconfitta dell’LR Vicenza sul campo della Juventus Next Gen porta ad una sola conclusione: i biancorossi hanno perso soprattutto a causa dei propri errori. Hanno sbagliato gli attaccanti che non sono riusciti a mettere nella porta bianconera le numerose palle gol che hanno avuto a disposizione. hanno sbagliato i difensori incapaci di arginare due azioni-fotocopia degli avversari che hanno procurato un rigore e una rete, che, fra l’altro, il portiere Confente avrebbe potuto evitare senza nemmeno fare il fenomeno.
La squadra non era in versione ridotta o rabberciata, tant’è che l’allenatore ha potuto fare le sue scelte, le sue rotazioni e i suoi cambi. La condizione non poteva che essere ottimale visto che gare infrasettimanali non ce n’erano state e che i test atletici di qualche giorno prima avevano dato ottimi esiti. Il morale? Dopo il 3-0 rifilato all’AlbinoLeffe una settimana prima, c’era stato un pieno di autostima.
Ciò non ostante l’LR Vicenza che ha una rosa valutata la seconda del campionato, che vanta il miglior attacco, che scende in campo con giocatori come Ronaldo, Dalmonte e Ferrari, cioè tre star assolute, è riuscito a prenderle contro una squadra di ragazzini nati tutti dopo il 2001, rimediando per di più cinque ammonizioni e un rigore.
È pacifico che c’è qualcosa che non va
Le spiegazioni le devono dare i tecnici, che hanno l’improrogabile obbligo di trovare quanto prima i rimedi. I problemi sono ormai sufficientemente chiari. Manca la continuità che, in un campionato così mediocre, basterebbe per primeggiare e che, invece, i biancorossi mai dall’inizio hanno avuto, alternando una fase di rendimento scadente (l’era Baldini) alla serie positiva di nove turni dopo l’avvento di Modesto, passando da vittorie vistose a sconfitte penose, giocando talvolta bene (ma al massimo mezza partita) e, spesso, senza personalità né agonismo.
Un’altra evidenza è che la rosa non sta dando i risultati attesi. L’uomo attorno a cui si era costruita la squadra, il play Ronaldo, ha sommato 15 presenze (3 delle quali nei finali di gara) e 1.105’ e non è mai stato decisivo. Gli altri due centrocampisti su cui si era puntato, Cavion e Scarsella, hanno meritato più insufficienze che voti positivi. Rolfini, capocannoniere del Girone B 2021-2022, è risultato forse la maggiore delusione tant’è che si sta cercando un altro attaccante sul mercato. I difensori sono quel che sono, nessuno è un fenomeno e hanno tutti lo stesso problema, la velocità. Nessuno dei giovani, sia quelli provenienti dal Settore Giovanile che quelli acquistati, è finora esploso.