La larga vittoria dell’LR Vicenza sul Lecco (4-0) conferma le prime analisi: quella biancorossa è squadra di grandi qualità ed efficacia offensive, munita di una rosa folta e ben assortita in attacco e in centrocampo ma da rinforzare in difesa recuperando qualche titolare (Cappelletti), dando più minutaggio ai nuovi arrivati Bellich e Valietti e verificando la capacità dei difensori e del portiere di costruire dal basso.
Dalle prime sei partite giocate contro pari categoria, comprendendo anche le tre di precampionato, arrivano altre conclusioni. La prima è che il Lane diventa pericoloso solo quando tiene alto il ritmo, altrimenti è prevedibile. Non è una banalità, come potrebbe sembrare a prima vista, perché la velocità dell’azione – legata ovviamente alla precisione nell’esecuzione – è indispensabile all’identità di gioco aggressivo a tutto campo predicata da Baldini. Se, infatti, si rallenta, se si pratica il gioco in orizzontale, si mette in condizione l’avversario di accorciare gli spazi fra i reparti, di ripiegare, di interdire con l’anticipo.
Due campionati in uno
L’andamento delle due partite con Pro Sesto e Lecco e del derby a Padova porta a un’ulteriore conclusione. Il girone è spezzato in due: nella parte alta alloggiano quelle quattro-cinque squadre che hanno i mezzi per puntare alla promozione diretta e, forse, anche la immancabile rivelazione, e poi c’è tutto il resto, fatto di team con obbiettivo salvezza. Una parte di queste ultime si qualificherà ai play off, i cui turni iniziali saranno mediocri quanto inutili. La conseguenza di questa spaccatura, che non prevede – salvo sorprese – una “media borghesia” nel girone, è che la vittoria del campionato i top team dovrebbero giocarsela negli scontri diretti, diciamo in una decina o forse meno di partite fra andata e ritorno.
Limitando, sul piano tecnico, la disamina al solo LR Vicenza, la conclusione è che la squadra allenata da Francesco Baldini è sicuramente in grado di far pesare la propria superiore qualità vincendo o pareggiando gli scontri con tre quarti delle squadre del girone, con una prospettiva, quindi, di incamerare con questo lotto di avversarie almeno settanta punti.
L’anno scorso il Sudtirol ha vinto il girone A con 90 punti e il Modena quello B con 88. Nel 2021 il Como (Girone A) aveva conquistato la B con 75 punti e il Perugia (in quello B) con 79. Ovviamente per molti motivi le due stagioni precedenti sono comparabili solo entro certi limiti a quella attuale ma è ipotizzabile che il campionato in corso avrà una quota promozione alta.
La scelta dello staff tecnico della società di costruire una squadra molto offensiva è stata evidentemente mirata a costruire lo zoccolo per la vittoria del campionato capitalizzando il maggior numero possibile di punti contro la quindicina di avversarie che non rientrano nella nobiltà del girone.
La promozione? Si meriterà negli scontri diretti con gli altri top team
Le ricche vittorie con Pro Sesto e Lecco dimostrano che il percorso da seguire è ben cominciato. Di partite così ce ne saranno altre, anche se è prevedibile che da ottobre – se non già prima – gli allenatori delle squadre avversarie di minore caratura capiranno l’antifona e che cioè contro il Lane non è il caso di fare i fenomeni e di giocarsela alla pari. In nome del safety first, appronteranno moduli 5-4-1 per evitare di essere sommersi dai gol biancorossi e di spuntare almeno un pareggino.
La sconfitta a Padova dovrà invece servire da paradigma per evitare in futuro di perdere contro le rivali di pari rango. Premesso che la qualità e la competitività dell’LR Vicenza dovrebbero sicuramente crescere con l’ingresso stabile a centrocampo di Cavion e di Ronaldo, due pedine che – da sole – saranno in grado di dare un contributo di esperienza e di equilibrio, ciò non ostante l’allenatore Baldini dovrà essere più duttile in funzione delle caratteristiche degli avversari e dell’andamento delle partite.
È giusto avere un’identità di gioco ma diventa un’applicazione scolastica del 3-5-2 insistere nel praticarlo quando l’altra squadra (come ha fatto il Padova) dimostra di aver inquadrato i punti deboli del gioco dei biancorossi e, magari, qualche giocatore non è in partita. C’è, poi, anche l’eventualità che l’avversario sia più forte e che, in conseguenza, non basti, per superarlo, realizzare bene il proprio modulo ma si debba trovare delle varianti.
Servirà, quindi, anche umiltà in certe occasioni e rinunciare all’offensivismo come tema tattico unico a favore di una maggiore tenuta, di una copertura adeguata della propria metà campo, di un gioco di rimessa o in ripartenza, di una percentuale più alta di possesso palla.
Alla fine, negli scontri diretti, qualche volta basterà non perdere, con l’obbiettivo di portare punti a quella sorta di classifica avulsa che si è ipotizzata nella configurazione del girone.
L’LR Vicenza ha il grande vantaggio di saper realizzare una fase offensiva di grande spessore perché, oltre a disporre di attaccanti molto efficaci e con attitudini differenziate, è allargata a centrocampisti tutti dotati in zona gol e che garantiscono soluzioni alternative a quelle delle punte. Non è poco, perché trovarsi davanti un Lane con queste caratteristiche costringerà le avversarie a un’attenzione particolare nell’impostazione della propria tattica, che non potrà essere così spregiudicata e sicura dei propri mezzi.
Sarà, dunque, un campionato interessante e, tutto sommato, non troppo difficile quello che aspetta il Lane, condito da altre goleade ma anche da qualche 1-0 contro avversarie prevedibilmente votate al catenaccio. Poi, negli scontri al vertice, si capirà il valore in assoluto della squadra.