LR Vicenza. Poggi: attenzione alla Pro Sesto il campione d’inverno che nessuno si sarebbe immaginato

1835
LR Vicenza
I giocatori dell'LR Vicenza festeggiano il 6-1 dell'Andata (foto dal sito della società)

Via al Girone di Ritorno. Per l’LR Vicenza in calendario una partita che, tre mesi fa, sarebbe stata da catalogare fra quelle facili perché l’avversario di turno, la Pro Sesto di Sesto San Giovanni, era inserita fra le out sider del campionato con obbiettivo stagionale: salvezza.

Il match allo Stadio Menti finì con un risultato pesante (6-1) a favore dei vicentini, un punteggio che abbagliò e, forse, fu fuorviante per le aspettative e la mentalità con cui affrontare questo campionato di Serie C. Il primo tempo, però, non fu affatto promettente. Biancorossi lenti e mosci, sterili e prevedibili, tant’è che, in certi momenti, giocò meglio la Pro Sesto, con i suoi limiti ma ordinata e concentrata.

All’andata una vittoria eclatante ma anche fuorviante

All’inizio sette giocatori della Pro (più di metà squadra) erano ventenni, nati dal 2000 in poi: c’erano tre 2002 e perfino un 2003. Ragazzini, qualcuno anche dotato, ma rischioso farli debuttare in trasferta e, per di più, in casa della candidata numero uno alla vittoria del campionato.

Subìto il gol dei lombardi al 26’ (un gol ridicolo, frutto di una papera collettiva a squadra schierata e con responsabilità ben distribuite), l’LR Vicenza riuscì a pareggiare un quarto d’ora dopo grazie alla prima rete stagionale di Ferrari e, nel secondo tempo, scatenò la sua potenza offensiva seppellendo la Pro Sesto con una cinquina di centri firmati da Scarsella, Rolfini, Dalmonte, Jimenez e, di nuovo, da Ferrari.

Nella giornata successiva la squadra, allora allenata da Baldini, non confermò quanto di buono aveva fatto vedere con la Pro e incassò la prima sconfitta stagionale all’Euganeo con il Padova. Poi arrivò la seconda vittoria al Menti con il Lecco (4-0), più o meno in fotocopia di quella con la Pro. Dal quarto turno cambiò tutto e i biancorossi cominciarono la picchiata.

Pro Sesto il campione d’inverno che nessuno si sarebbe immaginato

Mezzo campionato dopo, le cose sono radicalmente cambiate. La Pro Sesto è in testa alla classifica insieme con la Feralpi Salò e ha conquistato il titolo virtuale di campione d’inverno. L’LR Vicenza ha attraversato momenti bui da cui è uscita cambiando allenatore e modulo di gioco e, dopo le prime diciannove partite, non è al primo posto come ci si aspettava bensì al secondo, a -1 dalla coppia di testa.

La partita di ritorno con la Pro, in Lombardia, si prospetta quindi ben diversamente dalla omologa di inizio campionato perché l’avversario è stato rivalutato da un rendimento di notevole spessore. La squadra allenata da Andreoletti (il più giovane tecnico del campionato) è imbattuta da undici giornate, dal 16 ottobre quando fu sconfitta sul campo della Juventus Next Gen, dopo di che ha infilato una serie strepitosa di otto vittorie e tre pareggi, l’ultimo dei quali la settimana scorsa nel confronto diretto con la Feralpi.

Le altre due sconfitte di questo campionato sono arrivate in casa: il 13 settembre contro l’Arzignano e, undici giorni dopo, il 24 settembre, contro il Sangiuliano. I lombardi sono quindi imbattuti sul proprio campo esattamente da tre mesi.

Buona parte del merito di questo exploit va assegnato all’allenatore Matteo Andreoletti, debuttante fra i professionisti e già attenzionato da club di categoria superiore. Bergamasco, trentatre anni, ex portiere di Lecco, Atalanta e Pro Patria, ha iniziato prestissimo ad allenare a Lecco come preparatore dei portieri e, poi, come tecnico del Settore Giovanile. L’anno scorso è stato l’allenatore più giovane in Italia dalla Serie A alla Serie D. Nelle ultime due stagioni ha guidato la Sanremese, con cui ha raggiunto la semifinale dei playoff nel 2020-2021 e ottenuto il secondo posto nel 2021-2022.

Andreoletti è riuscito a creare un gruppo compatto e di gran resa assemblando giovani e giovanissimi provenienti in parte dai Settori Giovanili di club di Serie A e B (Inter, Sampdoria, Parma) con giocatori più anziani e, infatti, l’età media della squadra è di 23,7 anni.

A metà stagione non si può più pensare che la Pro Sesto sia solo una meteora e va presa, quindi, nel dovuto rispetto, senza superiority complex insomma. È anche probabile che la squadra lombarda abbia voglia di vendicarsi per la brutta sconfitta subita a Vicenza.

 

Articolo precedenteSottopasso Pian delle Maddalene di Vicenza, c’è la data dell’apertura
Articolo successivoManovra 2023, cosa ne sarà del Fir? Sulla questione resta incertezza
Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.