Luca Zaia di nuovo a Vicenza per Francesco Rucco tra immigrazione, soci BPVi truffati, Tav Tac e Pedemontana

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Questa mattina, martedì 5 giugno, presso il Caffè Garibaldi di Piazza dei Signori, si è tenuta una conferenza organizzata dalla Lega per ribadire il proprio sostegno al candidato di centro destra Francesco Rucco. Presente anche l’atteso presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Già alla terza apparizione in poco tempo in terre vicentine, il governatore ha voluto essere presente anche quest’oggi per sostenere quello che secondo lui sarà il “sicuro prossimo sindaco“. L’incontro, avvenuto sotto un solo che scaldava non poco la piazza, è stato condotto dal segretario di Lega Vicenza Matteo Celebron.

Zaia, prima dell’incontro con i sostenitori di Rucco, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti (qui il video integrale dopo quello specifico sul tema dei risparmiatori azzerati da BPVi e Veneto Banca), tra cui, classiche, quelle tema dei migranti, dicendosi da sempre contrario ai centri di identificazione ed espulsione (CIE), strutture caotiche, dice, poco controllate, dove lo smistamento degli immigrati avviene in uno stato di “semi detenzione“. “Oggi invece c’è un progetto organico” ha spiegato, il nuovo governo mira infatti all’apertura di strutture ben organizzate, gestite a livello regionale e contenti un massimo di cento persone. Per questo, ha tenuto a sottolineare, “Zaia non ha cambiato idea sull’argomento“.
Riguardo invece a Vicenza e al candidato sindaco si è detto convinto che, la prossima settimana, possa essere Rucco a trionfare. “I vicentini sanno che avranno un sindaco che fa pulizia. Se poi qualcuno non vuole pulizia, vuole Campo Marzo com’è adesso, vuole che si tengano le porte aperte a tutti senza se e senza ma, allora non voti Rucco“. Proprio sul tema della sicurezza è stato interrogato il candidato sindaco, all’inizio della conferenza, dal segretario Celebron, su quali saranno le soluzioni per far fronte al problema che verranno portate avanti nel caso di vittoria alle amministrative.
Viviamo in una condizione di mancanza di sicurezza e degrado” ha esordito Rucco, “ereditiamo una situazione difficile“. La prima mossa da fare, ha spiegato, è quella di incrementare l’assunzione di polizia locale. “Meno impiegati amministrativi, più persone sul campo“, ha detto sottolineando anche che verranno investiti dei soldi per permettere a queste ultime di condurre il proprio lavoro in totale sicurezza. Altre proposte prioritarie, ha spiegato, saranno limitare la delinquenza nelle aree verdi e gestire meglio il sistema di illuminazione notturna e di videosorveglianza. Sul tema della gestione dell’immigrazione invece, nonostante abbia precisato che si tratti di un problema che dipende più dalla prefettura che dal comune, “abbiamo bisogno del sostegno dello stato“. Rucco ha poi voluto ricordare anche le parole di Matteo Salvini, in visita a Vicenza lo scorso sabato, secondo il quale è necessario distinguere chi, tra gli extracomunitari, si trova qui regolarmente e chi invece delinque: “c’è rispetto per la dignità delle persone“.
Luca Zaia ha anche risposto ad alcune domande relative al progetto della costruzione della superstrada Pedemontana Veneta, da qualcuno messa in dubbio dopo l’instaurazione dell’attuale governo Lega-5Stelle. Si tratta di un progetto importante, 94,5 chilometri e 16 caselli, che sarà completata entro settembre 2020. “É una strada strategica e va completata. Si tratta di un’opera che non mi sono inventato io, esiste nelle carte della regione dal 1990“, concludendo: “lasciare il progetto incompiuto sarebbe un danno di miliardi di euro per la regione“.
Poi è stato discusso il sempre caldo problema relativo al caso Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Bisogna compiere dei passi per tutelare i cittadini che hanno perso i propri risparmi, ed esistono ormai i presupposti per ristorare i risparmiatori lesi. “Bisogna però anche distinguere” ha sottolineato il governatore “tra i piccoli risparmiatori e gli speculatori. Vanno ristorati i lavoratori, i pensionati che hanno perso i propri risparmi. Prima viene il popolo“. Secondo Zaia dunque, quella di Banca Popolare di Vicenza, deve diventare un caso nazionale per spingere lo stato ad avviare finalmente un progetto per ristorare chi ha perso tutto. “Finché si baruffa in casa a Roma se la godono” ha concluso. Su questo tema si è espresso anche Rucco, che ha da subito ricordato che l’attuale amministrazione comunale ha la colpa di non essersi costituita parte civile nel processo penale attualmente in corso. Ha poi aggiunto di voler attivare le reti dei servizi sociali per trovare chi, per dignità, nonostante abbia visto sfumare nel nulla i propri risparmi, non ha chiesto aiuto. “Il sindaco futuro dovrà essere parte attiva in politica” ha chiuso, “per aiutare i danneggiati affinchè il governo provveda al fondo di ristoro“.
L’incontro si è poi concluso con due parole di Zaia sull’autonomia del Veneto e sulla condizione a livello regionale, specie poco dopo il recente referendum. Il progetto dell’autonomia “è uno e vale per tutti, sia per il vecchio governo sia per quello attuale. Il popolo veneto sta scrivendo una pagina di storia, l’autonomia deve arrivare. L’Italia sta realizzando il sogno del 1948 dei padri costituenti, un paese federale“. Parole condivise dal candidato sindaco che ha voluto ricordare quanto ancora appaia incerta la posizione, a livello regionale, del Partito Democratico sul tema dell’autonomia. Ha poi salutato i presenti, invitandoli in massa a votare, uniti, il prossimo 10 giugno, per una Vicenza più sicura.