La Questura di Vicenza ad agosto ha preso “ordini” dal padrone di casa di Palazzo Trissino per non intervenire contro Luigi Ugone, che aveva provato ad impedire una nostra conferenza stampa, a cui pure era invitato, sul decreto censurato fino ad allora perché a favore dei soci vittime delle banche, tra cui Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ed aveva occupato l’ingresso del Comune minacciando di tornare con 300 dei suoi se non fosse stato ricevuto da Francesco Rucco che già lo aveva omaggiato sul suo palco elettorale
Domani le forze dell’ordine di Vicenza raccoglieranno i frutti di quel comportamento permissivo dell’avvocato Rucco e gli ordini li prenderanno direttamente da Luigi Ugone, padrone di casa per una mattina del palazzetto del Centro Sport Palladio, sulla cui sicurezza per l’evento abbiamo palesato dubbi a comune di Vicenza e questura senza avere risposta perché riservati, in un ambiente che potrebbe essere caldo… all’esterno, a 1.300 “invitati” da re Luigi (XVI?)
Facendo torto, non tanto a noi, non ammessi in quanto giornalisti che non scrivono sotto dettatura di Luigi Ugone, una sorta di patrigno di Biancaneve, che, più della matrigna, ama specchiarsi solo su schermi servili, ma a 15 delle 20 associazioni della cabina di regia istituita al Mef con responsabilità dal sottosegretario Alessio Villarosa ma escluse dall’incontro “privato” insieme ai loro associati, domani, sabato 9 febbraio, le forze dell’ordine saranno obbligate a vigilare per non far entrare se non i selezionati per fare da claque a Matteo Salvini, di solito anche lui in divisa da poliziotto, e a Luigi Di Maio, che per l’occasione, persa quella della ormai persa trasparenza, potrebbe indossare la tonaca del profeta, Don Enrico Torta col sacrestano Andrea Arman a servire messa pentastellata.
L’antefatto lo abbiamo raccontato sotto il titolo «Salvini e il “trasparente” Di Maio vanno al “privée” con Luigi Ugone proibito a VicenzaPiù e a 15 associazioni», ma lo completiamo con una, la più completa, delle tante testimonianze di chi, pur inizialmente ammessa, in quanto socia da tempo in lotta fino al tentativo di suicidio, è stata, poi, depennata scaricando la responsabilità, con la falsità di chi presiede Noi che credevamo nella BPVi, sulla questura.
Ha depennato Sara Fagan e i suoi fratelli, tutti soci, chi, ci dice lei, ha ricordato di essere stato talvolta non solo idolatrato dalla socia e che neanche ha avuto il coraggio di dirle la verità sulla censura che ha colpito lei e, aggiungiamo noi, tramite la non ammissione della stampa indipendente, tutti gli altri 300.000 soci che saranno costretti ad abbeverarsi ai vapori che usciranno dal privée di domani.
Buongiorno direttore, le faccio un resoconto di quello che ci è accaduto.
Il giorno 7 febbraio, dopo contattato telefonico con il signor Mario Zambon (Noi che credevamo nella BPV) per chiedere di poter partecipare all’incontro di sabato 9/02 presso il palasport di Vicenza e dopo aver avuto rassicurazioni che non ci sarebbero stati problemi, mi chiedeva di inviare il mio nominativo e quello dei miei familiari per poter avere il benestare della Questura.
Oggi 8 febbraio, alle ore 9:42, ci arriva la conferma di partecipazione subito seguita alle ore 12:16 da una revoca telefonica della stessa (alle 12:58 ci arriva anche la revoca scritta). Il signore in questione da me interpellato non ha saputo o voluto rispondere alla mia domanda: “Questo divieto proviene dalla Questura?”
Risposta: “Non lo so, qualcuno ha deciso che non potete partecipare”.
La Questura di Vicenza da me interpellata risponde che non dipende da loro ma da chi ha organizzato la manifestazione.
Quando le teste sono pensanti è meglio lasciarle a casa, non si sa mai che possano dire qualcosa di contrario alla linea tenuta dalle associazioni.
Gesù è stato venduto per 30 denari, noi per un’elemosina del 30% peraltro neanche reale.
A riprova di quanto scritto allego le email con le comunicazioni avvenute con il signor Zambon.
Io, i miei familiari ed alcuni persone che condividono le nostre idee saremo comunque presenti all’esterno della struttura.
Distinti saluti
Mara Fagan
——- Messaggio Inoltrato ——–
Oggetto: | Re: Richiesta partecipazione all’incontro palasport di vicenza |
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Data: | Fri, 8 Feb 2019 12:58:38 +0100 |
Mittente: | Info <info@noichecredevamonellabpvi.com> |
A: | Luca Fagan <luca.fagan@live.it> |
Gentilissimi, come già avvisati al telefono, ci è stato richiesto di revocare l’accredito.
——– Messaggio Inoltrato ——–
Oggetto: | Re: Richiesta partecipazione all’incontro palasport di vicenza |
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Data: | Fri, 8 Feb 2019 09:42:32 +0100 |
Mittente: | Info <info@noichecredevamonellabpvi.com> |
A: | Luca Fagan <luca.fagan@live.it> |
MARA,FAGAN,28/10/1963
PAOLO,FAGAN,23/03/1969
LUCA,FAGAN,01/01/1971
TELEFONO REFERENTE: …
Il 07/02/19 17:35, Info ha scritto:
Nuova prescrizione dalla Questura:
nome, cognome, data di nascita e 1 nr di telefono di un referente
grazie
mario
On 02/07/2019 03:04 PM, Luca Fagan wrote:
Buongiorno, le invio i nominativi delle persone della mia famiglia che vogliono partecipare all’incontro che si terrà al palasport di vicenza sabato 9/2/2019.
FAGAN MARA
FAGAN PAOLO
FAGAN LUCA
Attendiamo conferma sulla possibilità di partecipare.distinti saluti
LUCA FAGAN