Il presidente della Russia Vladimir Putin e quello della Bielorussia Aleksandr Lukashenko si sono accordati su “molte questioni” in occasione di un recente vertice regionale, tra le preoccupazioni di Kyiv che Mosca possa usare il suo alleato come trampolino di lancio per una nuova offensiva di terra in Ucraina.
Le dichiarazioni del Cremlino e dell’ufficio del presidente bielorusso sul vertice non hanno mai menzionato l’Ucraina, né hanno offerto dettagli su ciò che i due leader hanno concordato durante i loro colloqui a San Pietroburgo, in Russia.
La visita e i commenti di Lukashenko hanno sottolineato la sua vicinanza a Putin e potrebbero alimentare il timore che Mosca cerchi di coinvolgere più direttamente la Bielorussia, vicino settentrionale dell’Ucraina, nella guerra.
Dopo che Putin ha visitato la Bielorussia la scorsa settimana, un raro viaggio all’estero per il leader russo da quando le sue forze sono entrate in guerra in Ucraina, Lukashenko si è recato in Russia per un incontro di due giorni dei leader della Comunità degli Stati Indipendenti, un insieme di ex repubbliche sovietiche.
La Bielorussia, senza sbocco sul mare, dipende dalla Russia per la sicurezza e il carburante, e gran parte della sua economia è legata alla raffinazione del petrolio russo.
Per anni, Lukashenko ha cercato di bilanciare l’appartenenza geopolitica del suo Paese tra Russia e Stati occidentali, ma quando Putin lo ha sostenuto durante le proteste di massa del 2020, che Lukashenko ha represso con la forza, ha aumentato la sua fiducia nel leader russo.
Nelle ultime settimane, una serie di attività militari in Bielorussia, vicino al confine ucraino, tra cui esercitazioni che coinvolgono migliaia di truppe russe e bielorusse, ha riportato alla mente il febbraio scorso, quando la Russia si è servita della Bielorussia come base per l’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina.
Fonte: The Vision
