Organizzato dal Coordinamento provinciale di Vicenza di Fratelli d’Italia si è tenuto oggi, lunedì 4 giugno dalle 15 presso il “Parco di Via Adenauer” a Vicenza, un affollatissimo incontro della presidente nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con i candidati della lista di Fratelli d’Italia per le elezioni amministrative del 10 giugno e il candidato sindaco Francesco Rucco. Più tardi pubblicheremo con un serizio a supporto il video con gran parte dell’intervento di Meloni, ma ora anticipiamo la nostra intervista esclusiva sul fondo di ristoro per i soci che hanno investito in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.
Premesso che la presidente di FdI ci ha “corretto” definendoli “soci truffati” la sua posizione è apparsa inequivocabilmente chiara: “detto che anche la cattiva gestione della BPVi deve essere punita, è questione di giustizai, con una sentenza, il fondo c’è, lo abbiamo votato tutti, e ora, dopo il ritardo dovuto alla formazione del governo, va attivato e alimentato con nuove e più consistenti risorse, il governo lo farà e se non lo farà con sollecitudine il governo c’è pur sempre il parlamento in cui saremo attivi…!”. Amen.
Oltre ai candidati erano presenti, all’incontro e al sostegno ai soci e alle associazioni, tra cui quelle Unite per il fondo, che più si sono spese per questa forma, la più reale e l’unica ad oggi concreta, di recupero del denaro maltolto, i parlamentari veneti di Fratelli d’Italia, tra cui Maria Cristina Caretta (che si sta interessando anche lei per sollecitare la velocizzazione dei decreti attuativi oggi fermi al Consiglio di Stato), i dirigenti provinciali e cittadini con in testa rispettivamente Vincenzo Forte e Daniele Pedrazzoli del partito e, ovviamente, il coordinatore regionale Sergio Berlato .
Il consigliere regionale e capogruppo di FdI, con cui abbiamo condiviso varie battaglie per la legalità, ci ha ricordato come abbia impegnato il candidato sindaco Rucco a nome della lista Fratelli d’Italia che lo sostiene non solo a far costituire il Comune di Vicenza come parte civile nel processo BPVi ma anche, in forza di ciò, a impegnare le risorse, 93.000 euro, necessarie ad acquisire tutti gli atti di indagine per renderli disponibili a tutti i cittadini per le loro richieste e vertenze, il vero modo per rendere concreto un qualunque ed altrimenti vuoto sportello di supporto per i “soci truffati”…