L’Unione europea raccontata da Bruxelles: la complessità della sua organizzazione con Parlamento, Commissione e Consiglio

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Bruxelles, la sede della Commissione europea

Da oggi ViPiu.it accoglie anche Marika Andreoli tra le sue firme “in erba”, ma già con un promettente bagaglio di conoscenze e, soprattutto, lo dice lei, con una grande (insana, dico io) voglia di fare giornalismo*. Benvenuta Marika col tuo primo articolo in linea con la tua attuale esperienza europea.

Il direttore


Evocata di continuo sulle pagine dei giornali e spesso usata come capro espiatorio, che cos’è davvero l’Unione Europea (UE)? Una realtà complessa, innanzitutto, forse schiacciata nella sua sigla che cerca di contenere una realtà politica e organizzativa che, con tre presidenti, non ha eguali nel mondo.

Risale al 1951 la nascita della Comunità Europea del Carbone e dell’acciaio (CECA) per merito di sei stati: Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Lussemburgo. La CECA diventa  Comunità economica europea (CEE) con l’unione doganale realizzata nel 1957 mentre la denominazione Unione Europea risale al primo gennaio 1993. Spina dorsale di questa realtà, che attualmente conta 27 Stati membri, è il Trattato di Maastricht (1992) attraverso cui 11 Paesi stabilirono un calendario per una moneta unica (l’Euro) e la nascita di una Banca Centrale Europea (BCE) e della “cittadinanza europea”.

Dell’Unione Europea, di questo ingranaggio articolato, è utile saper individuare le componenti: le tre istituzioni.

Sede Parlamento europeo a Bruxelles
Sede Parlamento europeo a Bruxelles

Innanzitutto il Parlamento europeo che, contrariamente a tutti i Parlamenti del mondo, non propone leggi ed è guidato – anche se ancora per poco tempo prima della sua alternanza – dall’Italiano David Maria Sassoli. Il compito del Parlamento è l’approvazione delle politiche europee.

In secondo luogo la Commissione europea (la foto della sede è in copertina, ndr), che formula proposte di legge e dirige gli apparati amministrativi e alla cui guida troviamo Ursula Von der Leyen. Il potere esecutivo della Commissione, che resta in carica 5 anni, è subordinato al controllo del Parlamento.

Un summit del Consiglio Europeo
Un summit del Consiglio Europeo

Infine, il Consiglio europeo, alla cui guida troviamo Charles Michel e che è formato dai capi di stato o di governo dei vari Stati membri che si riuniscono nei proverbiali “summit” sulle priorità e gli indirizzi politici generali dell’Unione europea e sui problemi del processo di integrazione.

Una precisazione è però doverosa: di consigli “europei” ne esistono altri due, ma sono cosa ben diversa.

Il Consiglio dell’Unione europea è costituito dai 27 ministri di una determinata politica nazionale; un esempio può essere il consiglio agricoltura o affari interni dell’Unione europea.

Infine il Consiglio d’Europa, un’istituzione internazionale di cui fanno parte sia gli Stati europei che altri Stati non aderenti alla UE e che ha sede a Strasburgo.

Il Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione europea sono oggi al centro della bufera circa l’inadeguatezza della regola dell’unanimità, ovvero la necessità imprescindibile che ogni Stato membro sia favorevole a una scelta e non applichi il “diritto di veto”, che implica in sostanza il blocco del processo decisionale. Altro nodo critico della maglia intricata dell’Unione europea è il principio di sussidiarietà che consiste nella non intromissione dell’Unione europea nelle materie in cui ogni Stato può essere autonomo; di tale principio, soprattutto in materia sanitaria, si è vista per molti la debolezza durante Covid-19.

UE CALENDAR 2022
UE CALENDAR 2022

Punto di forza dell’Unione europea sono invece, da sempre, i colori: quelli dell’eterogeneità di paesaggi, lingue e culture, ma anche nell’organizzazione annuale. Le attività del Parlamento europeo, infatti, ogni settimana hanno un colore prestabilito da un calendario: il rosa sta ad indicare la riunione delle “commissioni”, il viola la riunione dei “gruppi parlamentari”, il verde le “attività extraparlamentari” e il rosso è il colore della “Sessione plenaria”, l’occasione in cui i 705 eurodeputati si riuniscono non a Bruxelles, bensì a Strasburgo.

In queste settimane 800 cittadini stanno prendendo parte al primo appuntamento della “Conferenza sul futuro dell’Europa” in cui a Strasburgo, per la prima volta, i cittadini europei avranno modo di confrontarsi e dire la loro. Forse la cittadinanza europea passa dalla conoscenza dell’Europa.


*Marika Andreoli, lombarda, laureata in Filosofia presso l’Università di Torino e in Editoria e Giornalismo all’Università di Verona. Attualmente a Bruxelles per un’esperienza di stage in video giornalismo presso le istituzioni europee. Scrivere di luoghi, storie e persone per tutta la vita è il suo sogno fin da bambina


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