Una vitella di un anno è stata sbranata a Marcesina – esordisce così la nota di Confagricoltura Vicenza – L?ennesima predazione del lupo in Altopiano, che manda in fumo il lavoro di un?azienda agricola e fa salire la paura tra gli allevatori, sempre più indifesi di fronte a un problema che sta diventando insostenibile. Massimo Cichellero, direttore di Confagricoltura Vicenza, ricorda gli allarmi lanciati prima dell?alpeggio: ?Ancora in aprile avevamo espresso la nostra preoccupazione dei nostri allevatori per la presenza del lupo in Altopiano. Siamo veramente amareggiati nel vedere che continuiamo a subire danni senza che vi siano certezze che garantiscano il proseguo delle nostre attività. Le stime parlano di 170 bestie sbranate in questa stagione. Un numero abnorme, che fa capire come la situazione sia ormai fuori controllo. I sistemi di recinzione e i cani da guardiania poco possono contro gli attacchi del lupo, come dimostrano le esperienze di aziende agricole che, nonostante adeguate misure di difesa, hanno visto ugualmente il bestiame razziato. È tempo di pensare a misure più efficaci di contenimento e di controllo, tenendo in considerazione le esigenze degli allevatori di montagna. Una convivenza tra uomo e lupo non si può neanche ipotizzare, in quanto rischia di mettere a repentaglio la fragile economia dei territori montani e delle aziende agricole che, fino ad oggi, hanno garantito la vivibilità ai nostri territori?.
Confagricoltura Vicenza ricorda che il sistema d?alpeggio è un?importante voce economica per l?altopiano di Asiago, che dà impiego a centinaia di persone e garantisce reddito agli allevatori con la produzione di latte di alta qualità e di formaggi doc e dop: ?Tutelarlo e averne cura dev?essere l?obiettivo principale di tutta la comunità?.