Emergenza lupo: sindaci vicentini soddisfatti dell’incontro a Roma. Verso il sì ai proiettili di gomma su tutto il territorio 

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La delegazione Vicentina durante l'incontro con il sottosegretario del Ministero all’Ambiente Claudio Barbaro

Torna a Vicenza soddisfatta la delegazione di sindaci vicentini che oggi a Roma hanno incontrato il sottosegretario del Ministero all’Ambiente Claudio Barbaro, per affrontare la questione lupo. Era presente anche la Direzione generale tutela della biodiversità e del mare del MASE con il Contrammiraglio Francesco Tomas.

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Il presidente della Provincia di Vicenza Nardin (a destra) durante l’incontro

Il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha spiegato che è stato aperto un tavolo che coinvolgerà anche il ministero dell’Interno e quello all’Agricoltura. Le proposte sono state molteplici: “Con la Provincia come collettore e il coinvolgimento del MASAF – ha spiegato il sottosegretario Barbaro – raccoglieremo le indicazioni dei vari Comuni per cercare le migliori soluzioni che tengano conto delle esigenze della popolazione e parimenti della tutela della specie. Con il declassamento del livello della protezione del lupo, approvato dalla Convenzione di Berna e oggi all’esame delle Istituzioni comunitarie, l’Italia sarà pronta per studiare un efficace piano di gestione di questa specie. Importante la riunione di oggi per capire le problematiche reali della popolazione e della biodiversità del territorio”.

“In attesa che la modifica alla convenzione di Berna diventi definitiva – ha aggiunto Nardin – l’impegno è di verificare che in tutto il territorio vicentino si possa sparare con proiettili di gomma e che siano autorizzati non solo gli agenti di polizia provinciale, ma anche altre figure, formate e munite di specifica autorizzazione.”

Del resto i numeri denunciati dai sindaci vicentini raccontano una situazione preoccupante: 193 sono state le predazioni nel 2024 su animali da allevamento e da compagnia, non solo in montagna ma anche in collina, vicino ai centri abitati.

La richiesta portata al tavolo del ministero è quella di una risposta tempestiva affinché la popolazione senta la vicinanza concreta delle Istituzioni. Il rischio, ha sottolineato il vicepresidente provinciale Moreno Marsetti, è quello dell’abbandono da parte di tanti allevatori e, ancor più, dei malgari, con conseguente “desertificazione” del territorio.

Ispra ha già sviluppato 3 approcci distinti e complementari, che rispettano sia le norme nazionali che unionali: categorizzazione dei comportamenti e delle possibili azioni nel caso di lupi problematici, inclusa l’eventuale rimozione; individuazione di soglie di dannosità significativamente superiori alla media, che potrebbero giustificare azioni più incisive, affiancate da una chiara descrizione delle possibili misure dirette e indirette da intraprendere nei diversi contesti; stima del numero di lupi che possono essere rimossi senza pregiudicare lo stato di conservazione.

La delegazione

Delegazione vicentina a Roma per la questione lupo
La delegazione vicentina

Nel dettaglio, la delegazione vicentina era formata da: Andrea Nardin, presidente della Provincia e sindaco di Montegalda; Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale Veneto; Floriano De Franceschi, presidente Arav (Associazione Regionale Allevatori Veneto); Moreno Marsetti, vicepresidente della Provincia e sindaco di Malo; Filippo Negro, vicepresidente della Provincia e sindaco di Chiampo; Francesco Enrico Gonzo, consigliere provinciale e sindaco di Isola Vicentina; Nicolas Cazzola , vicesindaco di Isola Vicentina; Alberto Dal Santo, sindaco di Caltrano; Cristina Meneghini, sindaco di Arsiero; Matteo Mozzo, sindaco di Marostica; Lucio Spagnolo, sindaco di Rotzo; Mosè Squarzon, sindaco di Monte di Malo; Dario Tovo, sindaco di Brogliano; Luciano Rizzato, assessore di Fara Vicentino.