M5S e Lega uccidono speranze risparmiatori veneti delle ex BPVi e Veneto Banca di avere giustizia: appello di Franco Conte a nome del Coordinamento veneto risparmio tradito

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“Fermare gli emendamenti – pubblicare subito il Regolamento di attuazione del Fondo”: questo è in sintesi l’appello, che pubblichiamo, di Franco Conte del Coordinamento veneto risparmio tradito. Se passano gli emendamenti proposti dal M5S ed avallati dal sottosegretario on.le Massimo Bitonci (Lega) che riducono al 30% il ristoro ai risparmiatori derubati, con il tetto dI 100.000 euro. e fanno slittare al 31 gennaio la pubblicazione del Regolamento attuativo della legge 205 ecco le nostre azioni a tutela dei soci risparmiatori vittime della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca , le due Popolari venete ora in liquidazione coatta amministrativa (LCA).

 


1) Denunceremo i sigg. contraenti Matteo Salvini e Luigi Di Maio per inadempimento contrattuale relativo all’impegno assunto con il Contratto di Governo che, in quanto atto firmato da notaio, è atto privato e non politico.

2) Porteremo all’attenzione del Presidente della Repubblica il comportamento del Premier prof. Giuseppe Conte che lo stesso giorno dell’incarico, il 24 maggio u.s., convocava una delegazione di risparmiatori a Roma e nella serata davanti alle telecamere dei TG nazionali confermava le garanzie sull’impegno di risarcire i risparmiatori e che questa era una priorità del Governo.

3) porteremo all’attenzione delle competenti autorità il palese mendacio di denigrare come imbroglio quanto nella legge 205 promettendo e garantendo prospettive migliorative.

In particolare i risparmiatori del Veneto, epicentro della distruzione di massa del risparmio e della fiducia, provati da tre anni di tragedia non capirebbero un taglio del loro diritto al ristoro integrale e anche chi, disponendo di un lodo, dovesse ricevere il 30% in concreto riceverebbe il 15% mediamente, un’elemosina.

La soluzione c’è ed è applicare la legge vigente commi 1106-1109 della l. 205/17 che assicura il ristoro integrale del danno ingiusto subito dal risparmiatore e indica dove attingere – dopo lo stanziamento iniziale di 100 milioni in 4 anni – le risorse: nel fondo ad hoc (legge 266 del 23 dicembre 2005) presso il MEF che attualmente registra una “liquidità” di 700 milioni e la programmata entrata di altri 1.000 milioni nei prossimi anni.

Questo Governo e questa Maggioranza del cambiamento non possono abolire la legge che tutela i risparmiatori approvata all’unanimità e rinviare ancora l’intervento per le migliaia di vittime.

Che ci pensino bene ad approvare gli emendamenti… la rabbia dei miti non vale solo per gli avvisi di garanzia ai potenti…

Franco Conte del Coordinamento veneto risparmio tradito