Il Movimento 5 Stelle entra in consiglio regionale nella circoscrizione di Venezia con Erika Baldin, che si è vista oggi accogliere il suo ricorso alla Corte d’Appello per il ricalcolo dei seggi. Lo rende noto il gruppo Lista Zaia, che però a sua volta annuncia ricorso, in questo caso al Tar, contro la decisione di far uscire una eletta della lista Zaia di Venezia per far posto appunto alla Baldin.
“Di fronte alla giurisprudenza e alla chiarissima legge elettorale c’è stata una decisione che sembra avere un indirizzo governativo” si legge ancora nella nota. Il gruppo lista Zaia quindi accuserebbe il governo “giallorosso” di aver voluto rimpolpare furbescamente una già esigua, numericamente, opposizione nel consiglio regionale del Veneto. Sono e saranno i giudici ad applicare e interpretare le regole, spesso scritte da quei politici che nel momento in cui non riescono a trarne vantaggio tirano per la giacchetta i giudici per aggirarle, gli stessi giudici che poi vengono attaccati spesso dai politici.
La batosta elettorale per il Movimento di Grillo-Casaleggio-Di Maio rimane, non c’è alcun ribaltone (ricordiamo che Zaia ha preso il 76%). Con queste cifre bulgare, casomai, l’entrata di un nuovo consigliere di opposizione dovrebbe essere una buona notizia per la democrazia, la quale non può prescindere da un rapporto dialettico tra una maggioranza e un’opposizione. Un altro discorso è capire che opposizione sarà, con da un lato il PD che ha il numero maggiore di consiglieri e che del resto al governo è alleato con il Movimento 5 Stelle, e dall’altro lato Europa Verde e Veneto che vogliamo che esprimono insieme 3 consiglieri e durante la campagna elettorale hanno spesso rivendicato di essere gli unici a poter fare una vera opposizione a Zaia.
L’articolo M5S entra in consiglio regionale veneto con Erika Baldin. Lista Zaia annuncia ricorso al Tar. Ma non è una brutta notizia per la democrazia proviene da Parlaveneto.