M5S presenta in procura di Vicenza un esposto su operazioni finanziarie sospette di Acque Vicentine e Avs ora confluite in Viacqua

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Oggi 13 aprile il Movimento 5 Stelle ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Vicenza in merito ad una serie di operazioni attuate dalle società di gestione del servizio idrico integrato vicentino, ovvero Acque Vicentine SPA e Alto Vicentino Servizi SPA. Le due realtà si sono fuse di recente dando vita a Viacqua Spa (nella foto i presidenti Angelo Guzzo e Giovanni Cattelan il giorno della firma davanti al notaio per la costituzione della nuova società, ndr). Erano presenti Barbara Guidolin, senatrice, la deputata Sara Cunial, il consigliere regionale Manuel Brusco e i consiglieri comunali di Schio, Caldogno, Piovene Rocchette, Monticello Conte Otto, Noventa Vicentina, Sandrigo.

Va detto fin da subito che in questo frangente il Movimento 5 Stelle non si oppone alle fusioni, ma critica le modalità e determinate operazioni messe in atto, come quelle denunciate oggi con l’esposto.
Dall’analisi dei documenti del progetto di fusione emergono alcune perplessità – spiegano gli esponenti del Movimento 5 Stelle -. In particolar modo non sembrerebbero essere molto chiare le operazioni di emissione di obbligazioni effettuate da entrambe le società prima della fusione.
Ecco i dati sui quali si concentra l’esposto: Acque Vicentine e Avs, in data 3 luglio 2014 emettevano obbligazioni rispettivamente pari a 26 milioni e 18 milioni di euro, in entrambi i casi con sottoscrizione da parte di Viveracqua Hydrobond 1 S.r.l..
Risulta quanto mai singolare la prossimità temporale tra l’emissione delle succitate obbligazioni e l’operazione di fusione – sottolineano i 5 Stelle – entrando più nello specifico Viveracqua Hydrobond 1 S.r.l. è una società di cartolarizzazione dei crediti, specializzata nell’acquisto a titolo oneroso di crediti pecuniari esistenti e/o futuri con un modesto capitale sociale di euro 10 mila euro di proprietà a propria volta di un’altra società denominata SVM Securitisation Vehicles Manangement. Entrambe hanno sede legale a Conegliano Veneto.”
SVM Securitisation Vehicles Manangement S.r.l. sarebbe poi a propria volta di proprietà di Stichting Cima, financial holding avente sede ad Amsterdam: “Si potrebbe pertanto ipotizzare che sia Stichting Cima ad aver finanziato Acque Vicentine S.p.A. e AVS S.p.A., ed esistono altresì rapporti di Viveracqua Hydrobond 1 S.r.l. con la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) – rivelano i pentastellati – con Banca Monte Paschi di Siena e con la BCC Brendola.”
Per gli esponenti M5S è da chiarire inoltre la presenza di derivati dell’allora Banca Popolare di Vicenza di proprietà Acque Vicentine S.p.A. e l’acquisto, seppur modesto, di obbligazioni dell’allora Veneto Banca S.p.A. da parte di AVS S.r.l., che ha generato una perdita. 
Siamo in presenza pertanto di operazioni che interessano molto denaro chiesto a prestito con relativi interessi a carico degli utenti, e al contempo di importanti utili non utilizzati per esempio per estinguere finanziamenti con conseguente riduzione degli stessi e delle tasse a carico degli utenti – è il commento dei pentastellati – e sembrerebbero quindi essere presenti anche operazioni non etiche, come l’uso di prodotti finanziari anche derivati che non sarebbe opportuno interessassero aziende pubbliche o partecipate dal pubblico. Sembra che ci sia stato un ricorso smodato a forme di finanziamento che sembrano quasi a vantaggio dei soli emettitori e a svantaggio dei cittadini utenti.

L’esposto chiede quindi che vengano disposti opportuni accertamenti sull’argomento, valutando gli eventuali profili di illeceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti.

 

Marco Vantin, Consigliere Comunale e Portavoce M5S Schio