M5S Veneto fa chiarezza su reddito di cittadinanza e alleanza col Pd al governo

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Scarabel (M5S): “Bonomo sbaglia: il reddito di cittadinanza è indispensabile e le organizzazioni come la sua  devono fare la loro parte”

“Lascia stupiti la critica al reddito di cittadinanza sollevata dal Presidente di Confartigianato Veneto Agostino Bonomo”. Il consigliere regionale Simone Scarabel (M5S) replica alle dichiarazioni del presidente degli artigiani veneti.  “Che nella nostra regione il provvedimento risulti meno diffuso che altrove – spiega Scarabel – non fa che confermare come laddove si registrava e registra una storica carenza di impresa e di mercato del lavoro c’era e  urgente bisogno proprio di un sostentamento, per altro finalizzato ad accompagnare ad una nuova occupazione nel più breve tempo possibile. E’ chiaro che i modelli produttivi locali più efficienti debbano essere presi in considerazione ed esportati dove vi è carenza – continua l’esponente pentastellato – tuttavia ciò non significa che  chi è in condizioni di bisogno, come i quasi 10 mila veneti che ne stanno beneficiando,  debba essere inevitabilmente lasciato indietro.  In questo momento storico tutti sono chiamati ad assumersi la responsabilità di rilanciare il lavoro e l’economia delle famiglie, anche le organizzazioni di categoria come Confartigianato pensino a come affiancarsi al reddito di cittadinanza, affinché chi ne gode oggi possa uscire al più presto dallo stato di bisogno. Bonomo – conclude Scarabel – parla di contratti: proprio su questo Confartigianato si adoperi affinché le contrattazioni siano modellate sulle realtà locali creando flessibilità e colmando di conseguenza proprio la diseguaglianza tra regioni”.


Gruppo consiliare  M5S: “Per noi in Veneto non cambia nulla, M5S sempre unico esempio di responsabilità”

“Quando si rimane coerenti con il proprio mandato, nessun cambiamento deve preoccupare. Noi consiglieri veneti del Movimento 5 Stelle restiamo dove siamo da sempre, all’opposizione dell’amministrazione presieduta da Luca Zaia. Rappresentiamo il territorio e le istanze di chi ci ha votati” I izia così una lunga nota diffusa dal gruppo consiliare pentastellato in Consiglio regionale. “Quel che accade a livello di Parlamento e Governo nazionale – continua la nota – non incide in alcun modo sulla nostra politica. Ci opponevamo costruttivamente a Zaia quando c’era un contratto di Governo con la Lega, continuiamo a farlo ora. Non abbiamo mai fatto alleanze con altri partiti, né di maggioranza né di opposizione, e non abbiamo intenzione di iniziare adesso.  Qualche settimana fa abbiamo votato sul blog per aprire eventualmente alle liste civiche: quello è il massimo a cui possiamo arrivare!
Siamo e rimaniamo a favore dell’autonomia, seria e concreta, libera dalla propaganda di parte. Della valorizzazione dei nostri giovani che scappano all’estero, di piani di gestione del turismo che non riducano Venezia a un parco divertimenti, di un agricoltura sostenibile e di un’economia circolare che preservi un ambiente sano per i nostri figli. Siamo e rimaniamo contro la cementificazione selvaggia, lo scempio del territorio, gli appalti milionari inutili che bruceranno tutti i risparmi eventuali dell’autonomia. Se accade che qualcun altro si ritrovi sulle nostre posizioni, ben venga, da quando esiste il Movimento siamo abituati a vedere altri farsi belli con le nostre proposte, non ci offendiamo anzi. Le alleanze nelle regioni? Ne ha accennato in due righe di lancio di agenzia, solamente il segretario del Pd  Zingaretti. Nessuno ne ha fatto il minimo cenno nel Movimento 5 Stelle. Men che meno abbiamo intenzione di parlarne noi: si parla di quel che esiste. Lo stesso concetto di alleanza è cosa da politicanti e quindi ci è estraneo. Noi ragioniamo in termini di impegni precisi per costruire un qualcosa di nuovo. Di volta in volta chi vuole unirsi è benvenuto ma si tratta di collaborare per un risultato utile ai cittadini.  Ne sta parlando qualcuno nella Lega, forse per nascondere qualche loro difficoltà, visto che,  ad esempio,  dovranno spiegare ai veneti perché in 14 mesi di Governo, con Salvini protagonista quotidiano della comunicazione, non sia riuscito a far votare l’autonomia. Forse perché era troppo impegnato a cercare voti nelle spiagge del sud e i veneti se ne sono ben accorti. In ultimo ci sembra utile rispondere a una domanda, a nostro avviso senza fondamento, ma che ci viene rivolta di frequente in questi giorni: ‘sì, ma del Governo che si formerà cosa ne pensate’?  Ebbene, Pensiamo che gli altri vanno e vengono, firmano contratti e poi scappano, si rifanno vivi e regalano poltrone importanti pur di non lasciare i ministeri. Il Movimento 5 Stelle nasce alternativo al sistema dei partiti: ecco perché non ci uniamo a nessuno, ma rimaniamo, noi soli,  ad assumerci la responsabilità di governare il Paese, come ci hanno chiesto gli elettori nel marzo del 2018. Non abbiamo paura dei sondaggi, ne’ del voto. Abbiamo paura di lasciare il Paese, in mano a chi ha dimostrato la sua vera natura in decenni di politica di affarismi e inefficienze mettendo sempre al primo posto gli interessi di partito a discapito dei cittadini”

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