È ancora possibile proporre la propria candidatura per l’assunzione come insegnante a tempo determinato nelle scuole dell’infanzia di Vicenza comunali tramite la messa a disposizione (Mad).
Quest’estate, l’amministrazione comunale aveva lanciato un appello al quale hanno risposto in 130, di cui circa la metà con i requisiti richiesti dal bando. Rispetto ai 45 posti vacanti, restano però da coprire ancora cinque posizioni di sezione e altrettanti di sostegno.
Per rendersi disponibili a svolgere le supplenze nelle scuole comunali di Vicenza tramite la Mad basta presentare domanda compilando il modulo disponibile nel sito del Comune.
Possono candidarsi i diplomati magistrali o al liceo socio-psicopedagogico entro l’anno scolastico 2001-2002, i laureati magistrali in Scienze della formazione primaria con indirizzo di insegnante di scuola infanzia o i laureati in Scienze della formazione o in Scienze dell’educazione a ciclo unico quadriennale. L’assunzione è possibile anche nel caso di alcuni titoli equivalenti e affini, indicati nel bando, tra i quali anche i laureandi del terzo, quarto o quinto anno di scienze della formazione primaria.
Non c’è un termine per la raccolta delle domande. Le candidature andranno a formare l’elenco integrativo alla vigente graduatoria per l’assunzione a tempo determinato, che l’amministrazione potrà utilizzare anche in corso d’anno.
Maggiori informazioni sull’avviso pubblico della mad e sulle modalità per fare domanda in questo sito.
“Come ogni anno – spiega l’assessore all’istruzione Giovanni Selmo -, in questo periodo, arrivano le chiamate da parte delle scuole statali o paritarie, più allettanti rispetto a quelle comunali, con la conseguente rinuncia di molti insegnati che avevano dato la loro disponibilità.
Nonostante l’elevato numero di Mad arrivate, per completare l’organico delle 17 scuole dell’infanzia di Vicenza ci troviamo quindi di fronte alla necessità di reperire ancora una decina di insegnanti.
Durante l’anno dovremo inoltre coprire le supplenze, motivo per cui serve una riserva di disponibilità da cui poter attingere. Ricordo anche che i numeri sono in continua evoluzione considerato che le domande ai docenti da parte dello Stato possono arrivare nel corso di tutto l’anno educativo. Invitiamo quindi gli aspiranti insegnanti, diplomati o laureati in discipline della formazione e dell’educazione, a farsi avanti e a cogliere l’opportunità di mettere in gioco le competenze maturate nel loro percorso di studi, nell’interesse della crescita e del benessere dei nostri bambini”.