“L’audizione in Commissione Antimafia del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, Bruno Cherchi, è stata occasione per aggiornare il focus sull’indagine di Eraclea.
Il litorale adriatico è caratterizzato dalla presenza di un numero molto elevato di piccole imprese polverizzate lungo un territorio molto vasto, una condizione che favorisce la criminalità organizzata dedita soprattutto al riciclaggio e investimenti immobiliari, esplosi negli ultimi lustri” lo afferma in una nota il senatore veneto del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi sulla questione mafia in Veneto.
“Un’appetibilità che non ha confini regionali e riguarda tutto il litorale adriatico. La stessa indagine su Eraclea ci porta fino a Jesolo e verso est a Caorle, che però oggi, con la riorganizzazione territoriale, rientra sotto la competenza della procura di Trieste. Ricordo che L’Osservatorio Antimafia della Regione Friuli già anni fa segnalava un aumento di presenza mafiosa proveniente dal Veneto – prosegue ancora Endrizzi -. Motivi per cui appare fondamentale un costante coordinamento investigativo delle procure di Venezia e Trieste, eventualmente supportate dalla Direzione Nazionale Antimafia. Il Veneto (e il Nord in generale) necessita di massima attenzione; abbiamo ancora poca sensibilità da parte dei cittadini: solo uno su cinque ha consapevolezza del problema; per questo le istituzioni devono moltiplicare sforzi e dare forti segnali; che purtroppo non sono venuti con la mancata costituzione di parte civile da parte di alcuni comuni; anche il mancato scioglimento del Comune di Eraclea, oltre al merito della scelta, appare una occasione mancata per destare le coscienze. Resta infine la cronica carenza di organici – conclude Endrizzi – soprattutto di supporto come ha sottolineato il procuratore Cherchi, che occorre colmare al più presto”.