Mafia, la Cgil ricorda Placido Rizzotto nel 77esimo anniversario della sua uccisione

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PALERMO (ITALPRESS) – Ricorre lunedì 10 marzo il 77esimo anniversario dell’uccisione mafiosa di Placido Rizzotto. Alle ore 9 a Corleone ci sarà la deposizione dei fiori sulla tomba del sindacalista e partigiano ucciso dalla mafia nel 1948. Alle ore 10 la deposizione di una corona di alloro davanti al busto in piazza Garibaldi. Seguiranno gli interventi di Walter Rà, sindaco di Corleone, Caterina Pollichino segretaria della Camera del Lavoro di Corleone, Francesco Citarda, presidente cooperativa Placido Rizzotto, Pippo Cipriani, direzione Legacoop Sicilia occidentale, Emanuele Galossi, Osservatorio nazionale “Placido Rizzotto”, Salvatore Di Miceli, presidente Anpi Corleone, Enza Pisa, segretaria generale Flai Cgil Palermo, Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo. Poi, i saluti dei familiari e la lettura delle poesie dedicate a Rizzotto dagli alunni delle scuole elementari e medie. Coordina Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica Cgil Palermo.

“Quest’anno più che mai il ricordo di Placido si lega alla lotta per la rivendicazione dei diritti del lavoro e della cittadinanza che la Cgil porta avanti attraverso la campagna referendaria. Un percorso di sensibilizzazione al voto che ci porterà alle urne entro il 15 giugno – dichiarano Dino Paternostro e Caterina Pollichino – È significativo che anche quest’anno a ricordare con noi Placido Rizzotto ci saranno i bambini della scuola elementare con le loro poesie e i loro disegni, insieme al consiglio comunale dei ragazzi della scuola media, che stanno facendo tirocinio di pratiche democratiche. È un modo efficace oggi per contrastare i rigurgiti fascisti e costruire dal basso percorsi di valorizzazione della partecipazione dei piccoli cittadini che crescono”.

La nota della Cgil Sicilia

“Placido Rizzotto – sottolinea una nota della Cgil Sicilia – rappresenta la stagione di lotta sociale alla mafia che ha visto i contadini e il sindacato scontrarsi con i campieri mafiosi che si opponevano al sistema feudale che dominava la vita nelle campagne, dove i braccianti senza terra erano trattati come schiavi. Dopo la morte di Rizzotto, si incontrarono a Corleone due uomini, allora giovani, che in seguito avranno un ruolo importante nella lotta alla mafia: il capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa (che fece le indagini sulla morte del sindacalista) e Pio La Torre, che lo andò a sostituire alla guida della Camera del Lavoro di Corleone. L’assassinio di Placido Rizzotto, fu parte di un disegno criminale che vide più di trenta sindacalisti e dirigenti contadini morire sotto il piombo della mafia, il cui fatto più eclatante fu la strage di Portella delle Ginestre. Il ruolo di Placido Rizzotto nel film viene interpretato dall’attore Marcello Mazzarella, mentre quello del suo antagonista, il boss corleonese, Luciano Liggio è interpretato da Vincenzo Albanese. Le musiche sono state composte ed eseguite dagli Agricantus”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).