“Soddisfazione per la conclusione dell’inchiesta sui beni confiscati alle mafie – scrive nella nota che pubblichiamo il deputato della Lega Erik Pretto, Presidente del IX Comitato della Commissione bicamerale Antimafia-. Un lavoro durato oltre due anni, con 26 sedute di cui 7 in plenaria, più di 80 audizioni tra magistrati, investigatori, esponenti delle istituzioni centrali e locali, rappresentanti delle organizzazioni di categoria e delle associazioni. Acquisiti oltre 170 documenti tra provvedimenti giudiziari, atti amministrativi e resoconti scritti. Al documento finale è inoltre allegato un Vademecum per gli Enti locali. Uno strumento pratico e innovativo in grado di accompagnare con un linguaggio chiaro e semplice tutti gli amministratori locali che intendano intraprendere il percorso per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata presenti sul loro territorio, allo scopo di reimpiegarli ai fini di utilità pubblica e sociale. Ricordo che l’asset delle risorse confiscate conta 18.518 immobili e 2.929 aziende distribuiti in 2.176 Comuni. Ad essi si aggiungono 3,6 miliardi di euro di risorse liquide confluite nel Fondo Unico Giustizia. Da un utilizzo efficiente delle risorse territoriali e dal coinvolgimento delle comunità possono nascere esperienze virtuose di reimpiego dei beni sottratti alle organizzazioni malavitose, che diventano quindi un potenziale volano di sviluppo”.
Così il deputato della Lega Erik Pretto, Presidente del IX Comitato della Commissione bicamerale Antimafia.