Nella giornata di venerdì 28 marzo, proprio la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” si è svolta al Bar Minerva la tavola rotonda da noi organizzata per parlare di mafie, un appuntamento che ha offerto spunti di riflessione profonda sul tema della mafia e sulle sue conseguenze (in copertina il video della serata, a seguire, nei prossimi giorni, i video con i singoli interventi, ndr).
La tavola rotonda, introdotta dal direttore Giovanni Coviello e moderata da chi scrive, Eleonora Boin, ha visto la partecipazione del noto giornalista d’inchiesta Renzo Mazzaro, ora anche nostra firma, dei due membri vicentini della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle mafie, il Sen. Pierantonio Zanettin e l’On. Erik Pretto, che è anche presidente del Comitato per la gestione dei beni sequestrati, del consigliere comunale Raffaele Colombara, rappresentante di Vicenza in Avviso Pubblico, la rete nazionale degli enti locali contro le mafie, e dell’avvocato Marco Ellero.

La serata si è conclusa con una stimolante discussione sui fondi da utilizzare per la gestione dei beni confiscati alla mafia, un argomento cruciale per il contrasto all’illegalità

Un approfondito sguardo su “Le Mafie”

L’Incontro di venerdì nasce grazie all’ampio spazio dedicato al fenomeno mafioso nel numero 296 di VicenzaPiùViva, che attraverso il longform “Le Mafie” ne ha approfondito diversi aspetti, dalla storia alla legislazione antimafia fino all’impegno (ma anche il ritardo) delle istituzioni regionali e nazionali.
Il mensile, in edicola e online per gli abbonati, analizza il fenomeno che ha segnato la nostra storia e la nostra società, perché riflettere e parlarne insieme è il primo argine all’illegalità.
La tavola rotonda: un confronto aperto
Per la presentazione del longform, è stata organizzata la tavola rotonda “Le mafie: storia, leggi, commissione antimafia, ritardi della Regione”. Nella sala del Bar Minerva a Vicenza l’evento ha visto la partecipazione di relatori di prim’ordine (e il mio debutto alla moderazione oltre che alla “narrazione” della storia delle mafie).

Il direttore Giovanni Coviello ha aperto la serata, introducendo, con un intervento insolitamente breve per lasciare spazio alla discussione, il mensile e anche l’inserto L’altra Vicenza, l’anima “tranquilla” di VicenzaPiùViva che si dedica “al bel vivere”, agli appuntamenti culturali e sociali della città, come gli spettacoli, gli artisti, i personaggi, i viaggi e i teatri. La storia di copertina di questo mese è dedicata ad Isabella Berdin, la dea del Bar Minerva che, nonostante l’apparente imbarazzo, non ha potuto esimersi da un saluto alla platea. Dopodiché si sono susseguiti gli interventi degli ospiti, dopo una breve introduzione del tema e della sua parabola storica da parte mia.
Il via dato dalla giurisprudenza
Ad aprire le danze ci ha pensato l’avvocato Marco Ellero, che è riuscito nel difficile compito, sul mensile e nella serata, di inquadrare in maniera divulgativa il contesto di tipo legislativo, illustrando sinteticamente ma in maniera esaustiva gli articoli di legge più significativi che perseguono il fenomeno mafioso e il codice antimafia approvato nel 2011.
Il contributo degli attori istituzionali
Dopodiché, la parola è passata ai rappresentanti delle istituzioni, a partire dal Senatore Pierantonio Zanettin (FI), che ha spiegato cosa è la commissione bicamerale d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e il suo impegno all’interno di questo organo, con particolare riferimento soprattutto alle questioni di tipo giuridico e giudiziario (ma per scoprire quali dovrete… leggere l’articolo dedicato nella rivista e ascoltare il suo intervento).
La parola è, quindi, passata all’Onorevole Erik Pretto (Lega), anch’egli membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle mafie ma anche presidente del Comitato sulla gestione dei beni confiscati, che ha condiviso con gli attenti presenti proprio quest’attività, portando l’esempio della gestione del comune di Pojana Maggiore.
In ultimo, tra i rappresentanti delle istituzioni, il Consigliere comunale Raffaele Colombara, rappresentante di Vicenza in Avviso Pubblico, la rete nazionale degli enti locali contro le mafie, ha denunciato la grave difficoltà in cui si trovano le istituzioni locali nella gestione dei costosi beni immobili che vengono confiscati.
La denuncia di Mazzaro
Proprio su questa scia si è inserito l’intervento di Renzo Mazzaro, giornalista e autore di numerosi libri d’inchiesta, che ha denunciato i ritardi della Regione nel garantire i fondi necessari alla gestione di questi beni. L’intervento di Mazzaro ha dato il via ad un’interessante confronto, tutto da “gustare” in video, tra gli ospiti su quali dovrebbero essere le misure da mettere in atto per implementare questo difficile processo, tra chi sostiene che la Regione dovrebbe garantire questi fondi e chi si augura che i beni possano essere venduti, in caso di difficoltà nella gestione.
E, alimentato dalla sua solita vis polemica ma pacata e, soprattutto, documentata, non è mancato un acceso confronto di Renzo Mazzaro col senatore forzista su Villa Rovella sequestrata a Galan non certo per reati di mafia, ma sottoposta a un triste destino simile a quello dei beni sottratti alle mafie. Su questo argomento Mazzaro tornerà su queste “pagine” con un articolo specifico a cui il senatore Zanettin, spesso nostro ospite, potrà replicare se lo riterrà necessario.
L’intervento post incontro di Pretto
A questo proposito riportiamo il commento dell’onorevole Erik Pretto, che a fine incontro, ci ha voluto “consegnare” queste parole: “È importante che le singole Regioni possano valutare di porre a carico del proprio bilancio dei capitoli specifici per contribuire alla valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati, ma è evidente che il problema della carenza di fondi dedicati deve innanzitutto essere risolto a livello nazionale, consentendo nello specifico alle Amministrazioni pubbliche di accedere al Fondo Unico Giustizia – dove si incamerano i patrimoni liquidi confiscati ai mafiosi – per attingere risorse atte alla riqualificazione degli immobili ottenuti in destinazione”
Conoscere e agire contro la mafia
L’incontro di venerdì 28 ha rappresentato un’occasione privilegiata nel territorio vicentino per conoscere da vicino il fenomeno mafioso, le misure messe in atto per contrastarlo e i rappresentanti istituzionali che lavorano a queste misure (e le loro inadempienze e difficoltà). Le testimonianze fornite dai relatori, presenti in maniera approfondita e dettagliata negli articoli di VicenzaPiùViva, sono strumenti preziosi per fra crescere una coscienza sociale attiva e informata. La memoria, l’informazione e l’azione condivisa sono, infatti, le armi più efficaci contro la mafia.