Maggioritario o proporzionale? I primi pareri dei politici vicentini e veneti: Covolo a favore, Guadagnini no

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Maggioritario o proporzionale?
Maggioritario o proporzionale?

Ecco la nostra domanda sulla scelta tra sistema elettorale maggioritario o proporzionale ai politici vicentini e veneti al parlamento e in regione: “Magari prendendo spunto dalla presentazione della richiesta di referendum ad iniziativa regionale per la legge elettorale maggioritaria potreste inviarci un vostro parere?”.

Ecco le prime risposte pervenuteci

On. Silvia Covolo (Lega)

On. Silvia Covolo nel suo studio professionale
On. Silvia Covolo nel suo studio professionale

“Gentile Direttore, io penso che l’attuale sistema proporzionale, introdotto con il cd. Rosatellum, non faccia altro che favorire l’instabilità e l’ingovernabilita’. Il premio di maggioranza, sul modello dei Comuni, darebbe invece la possibilità di governare alla coalizione o al partito che prende un voto in più di un altro, con la formazione di un esecutivo che potrebbe lavorare senza essere soggetto a ricatti o a compromessi come un governo di coalizione. Si può obiettare che il proporzionale garantisce la rappresentatività; tuttavia, il principio di tutela delle minoranze è rispettato anche nei Comuni, sebbene diventi sindaco chi consegue il maggior numero di consensi. Sono altresì favorevole allo studio di una riforma costituzionale che porti ad una forma di Governo presidenziale o semipresidenziale, dando quindi ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente il premier.”.

Consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto)

Antonio Guadagnini
Antonio Guadagnini

Non ho condiviso questa iniziativa.
Non credo che i problemi dell’Italia siano legati alla legge elettorali. Ne abbiamo avuto di tutti i tipi e i problemi sono rimasti insoluti, e anzi sono peggiorati. Il debito cresce imperterrito, la spesa pubblica anche, in compenso diminuiscono i servizi. Regione e comuni subiscono continuamente tagli. L’autonomia e stata un completo fallimento. Tra L’altro, mi sarebbe piaciuta le stessa determinazione che Salvini ha avuto per la legge elettorale, anche per difendere la nostra autonomia. Niente di tutto questo…
Le leggi elettorali in Italia vengono fatte sempre per tornaconto di chi le propone, mai per dare governabilità al sistema. E questo è il caso anche questa volta. Salvini pensa di capitalizzare il suo consenso piegando le leggi elettorali ai sondaggi: piuttosto triste…
Comunque credo sia una bega romana che si sarebbero dovuti risolvere a Roma. Non mi è piaciuta la strumentalizzazione del Consiglio regionale del Veneto.

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