Ecco il testo sulla penuria di mais inviato al presidente del consiglio dei ministri Mario Draghi e al ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli dall’Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).:
Mancano poche settimane alla semina del mais e occorre autorizzare la coltivazione del mais Ogm.
Il mais è componente della alimentazione animale ma non ne abbiamo a sufficienza, così importiamo mais Ogm, del quale, però, è proibita la coltivazione nel nostro Paese ma non l’importazione e la commercializzazione (furbizia italica).
La coltivazione del mais tradizionale è scarsamente redditizia per cui si ricorre all’importazione e all’utilizzo di mais Ogm.
L’87% dei mangimi per animali contiene Ogm e un componente è proprio il mais Ogm.
La guerra in corso in Ucraina ha aggravato ulteriormente la situazione e fare a meno del mais metterebbe a rischio l’intera produzione zootecnica del Made in Italy. Potremmo avere penuria di carne, latte e uova.
Secondo uno studio dei ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa, la coltivazione di mais Ogm, rispetto a quella tradizionale, ha produzioni superiori, contribuisce a ridurre la presenza di insetti dannosi e contiene percentuali inferiori di sostanze tossiche che contaminano gli alimenti e i mangimi animali. Lo studio raccoglie i risultati di ricerche condotte per 21 anni in pieno campo negli Stati Uniti, in Europa, Sud America, Asia, Africa e Australia.
Per questi motivi chiediamo che sia autorizzata la coltivazione di mais Ogm.
Primo Mastrantoni, Aduc