Malo, Polizia Locale e Confartigianato in prima linea contro l?abusivismo

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A Malo il comandante della Polizia Locale, Nadia Fochesato, e il presidente di Confartigianato del Mandamento, Andrea Nardello, si sono incontrati per fare il punto sul tema dell’abusivismo. Un argomento sempre d’attualità, basti pensare che, recentemente, a fronte di 5 controlli su altrettante attività artigianali ben 3 non sono risultate in regola. Due anni fa il Consiglio Comunale approvò una delibera con cui aderiva alle azioni a sostegno delle imprese artigiane al fine di ostacolare l’attività fraudolenta degli operatori sprovvisti di autorizzazioni, licenze e iscrizione alla camera di commercio.
La richiesta di adottare questo provvedimento era stata presentata proprio dal presidente Nardello. E, in seguito a questa azione, sono arrivate una decina di segnalazioni arrivate alla sede di Confartigianato.
“Il fenomeno dell’abusivismo lede chi giornalmente svolge il proprio lavoro nel rispetto di leggi e norme- commenta Nardello-. Chi svolge un’attività fraudolenta favorisce il fenomeno della concorrenza sleale e danneggia le casse Statali e Comunali perché evade ogni tipo di fiscalità. Per non parlare dell’aspetto ambientale. Con il Comandante Fochesato siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta: chi opera correttamente deve sentirsi tutelato, anche con queste operazioni, e denunciare può arginare il fenomeno”.
Il Comandante Fochesato e il presidente Nardello sanno che c’è ancora molto da fare, che molte sono ancora le attività fraudolente, ma che anche i cittadini vanno sensibilizzati sul tema.
“Il prezzo di prodotti e servizi di chi svolge la professioni in maniera illegale è notevolmente inferiore di chi ha un’attività in regola, ma una persona consapevole non dovrebbe mettere sullo stesso piano qualità e professionalità del servizio con la convenienza economia a scapito della sicurezza propria e della collettività – aggiunge Nardello-. Per alcune attività poi, la responsabilità ricade sul committente e chi esercita illegalmente non ha né la copertura previdenziale né quella assicurativa: se succede qualcosa è il privato cittadino a rispondere”.
Il fenomeno dell’abusivismo si riscontra maggiormente nei settori della meccanica (come autofficine e carrozzerie), nel settore dei servizi alla persona (parrucchiere, estetiste e tatuatori), nel settore del trasporto, nel settore casa (da imprese edili agli idraulici, dagli elettricisti ai posatori, dai serramentisti ai giardinieri). Per tutte queste categorie la normativa è rigorosa: chi esercita quelle attività deve possedere o un titolo di studio idoneo, o una qualifica professionale certificata, e locali idonei.
“L’attività svolta dalla Polizia Locale nell’ambito della lotta all’abusivismo è notevole – afferma il presidente Nardello – e da parte nostra non può che esserci supporto e condivisione per colpire chi esercita in modo illecito professioni e attività. Non dimentichiamo che la piaga dell’abusivismo colpisce più categorie e la volontà espressa nel corso degli incontri che da tempo abbiamo con le forze dell’ordine del territorio, è quella di intensificare il monitoraggio raccogliendo segnalazioni da condividere per fare in modo che chi lavora, seguendo le tante norme che tutelano la salute e la sicurezza, si preoccupi della concorrenza leale e non anche di quella sleale”.
Da parte sua il Comandante Fochesato assicura che “L’impegno del Comando è massimo nei confronti dell’abusivismo in tutte le sue sfaccettature; contiamo molto sul senso civico e quindi sulle segnalazioni, che restano anonime, di chi viene a conoscenza di illeciti”.