Maltempo di maggio in Veneto: inviata a Roma la richiesta per il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale

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maltempo, chiesto lo stato di emergenza

È stato un maggio difficile per il Veneto, caratterizzato da continue ondate di maltempo, con piogge abbondanti cadute nell’arco di breve tempo, che, nonostante le opere di difesa come i bacini di laminazione, hanno provocato disagi, allagamenti, danni e preoccupazione. La Regione Veneto ha inviato a Roma la richiesta per il riconoscimento dello Stato di emergenza di rilievo nazionale per il maltempo che dal 15 al 22 maggio scorso si è abbattuto su diverse parti del territorio, in particolare sulle province di Vicenza, Verona, Padova, Treviso, sulla città metropolitana di Venezia e sul Comune di Badia Polesine in provincia di Rovigo.

La richiesta, corredata da una relazione tecnica, è sottoscritta da Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Protezione Civile e al Capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile. Nel testo vengono precisati i motivi della richiesta di sostegno economico per far fronte ai danni provocati dal maltempo del mese scorso.

“Considerati i rilevanti effetti al suolo riscontrati nei territori – precisa il Presidente del Veneto Zaia – gli uffici regionali della Direzione Protezione Civile hanno prontamente avviato una prima ricognizione speditiva dei danni dalla quale emerge che il solo patrimonio pubblico abbia subito danni per 270 milioni di euro”.

La relazione tecnica, infatti, rappresenta l’esito di una ricognizione speditiva finalizzata a definire l’importo necessario agli interventi pubblici. Dopo l’eventuale riconoscimento dello Stato di emergenza di rilievo nazionale, sarà avviata una successiva ricognizione per l’accertamento dei danni ai privati e alle attività produttive.