Che per il territorio del Veneto quello odierno sarebbe stato un venerdì non facile sul fronte maltempo si era capito. Il presidente della Regione Luca Zaia in un comunicato alle 14 di oggi ha riferito di allagamenti e disagi nell’area pedemontana centrale del Veneto, tra veronese, vicentino e alto trevigiano. Ad essere particolarmente preoccupanti e di conseguenza sorvegliati con attenzione sono l’Agno-Guà, il Bacchiglione e il Retrone.
“In provincia di Vicenza – ha riferito Zaia – ci sono segnalazioni di locali allagamenti a Longare, Malo e Grumolo delle Abbadesse; in provincia di Treviso c’è stata una contenuta tracimazione del torrente Brenton a Castello di Godego (TV) con locali allagamenti. Alle 8 è stata aperta la cassa di espansione di Montebello, sull’Orolo è stata attivata alle ore 9.30 mentre il bacino di Caldogno è stato invece aperto intorno alle 10.30 circa”.
I bacini stanno contenendo gli effetti della piena, anche se i fiumi si mantengono gonfi (al momento la webcam del Bacchiglione a Ponte degli Angeli a Vicenza segnala il livello a 5,07, in calo comunque rispetto al 5.27 di mezzogiorno)
La preoccupazione di Zaia riguarda le zone rese più fragili dalle piogge delle ultime settimane, che hanno saturato i terreni. Le previsioni per le prossime ore indicano un’attenuazione delle precipitazioni dal oggi pomeriggio, ma poi le piogge dovrebbero riprendere domani. “La macchina della Protezione Civile regionale è in piena operatività – ha concluso Zaia -, con la sala operativa aperta, e i nostri tecnici stanno monitorando le evoluzioni con massima attenzione e uomini in campo. Sto personalmente seguendo le evoluzioni meteo insieme all’assessore Bottacin e ringrazio tutti quelli che sono al lavoro”.