Maltempo, interventi anti-piena del Consorzio di Bonifica di II grado LEB, Lessinio-Euganeo-Berico

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Interventi di difesa del suolo dal canale Bisatto al fiume Bacchiglione da parte del Consorzio di Bonifica di II grado LEB, Lessinio-Euganeo-Berico, per il maltempo dei giorni scorsi

Per l’abbondante pioggia dei giorni scorsi, il Consorzio di Bonifica di II grado LEB, Lessinio-Euganeo-Berico, ha attivato interventi di difesa del suolo, oltre che di costante controllo del livello dell’acqua nei fiumi. Per evitare eventi di piena, si è resa la necessità di trasferire parte della portata defluente lungo il canale Bisatto nel fiume Bacchiglione. Tali corsi d’acqua sono entrambi interessati da opere idrauliche facenti capo al canale sotterraneo Guà Bacchiglione. Sono manufatti che vengono per lo più utilizzati per la derivazione di acque a scopo irriguo ma che possono altresì consentire il deflusso in senso contrario.

Infatti, c’è la concreta possibilità di scolmare parte dei volumi idrici che interessano il Bisatto in occasione di forti e prolungate piogge, dato il dislivello esistente tra la quota del fondo del canale Bisatto, in località Barbarano Vicentino, e quella del fiume Bacchiglione, in località Montegaldella, e la circostanza che in frequenti occasioni tale dislivello esista pure tra i rispettivi profili di piena.

“Si è potuta accertare – precisa Moreno Cavazza, presidente del Consorzio di Bonifica LEB – la  capacità del Guà Bacchiglione di deviare fino alla totalità della portata fluente nel Bisatto (oltre 15 m3/s) con benefici immediati e notevoli per tutta l’area a valle di Barbarano Vicentino, comprese le zone dei Comuni di Este, Montegrotto ed Abano. Nel contempo si è potuto attuare, in tempi molto brevi, lo scarico delle acque di bonifica afferenti al comprensorio del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta”.

“Negli ultimi due mesi – conclude il presidente – il sistema è già stato attivato due volte, per un totale di circa 4.500.000 di metri cubi scolmati dal Bisatto in Bacchiglione, evitando di fatto l’instaurarsi di particolari situazioni di criticità nei territori vallivi”.