Ancora una domenica di maltempo con risvolti preoccupanti per il Veneto, in particolare per Vicenza. La pioggia intensa ha creato disagi e fatto alzare i livelli dei fiumi, ma ancora una volta i bacini di laminazione sull’Orolo, a Trissino e a Montebello Vicentino, hanno ridotto di molto i danni e le relative conseguenze. Lo sottolinea il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Zecchinato, commentando positivamente la lungimiranza e la concretezza della Regione del Veneto che a partire dal 2010 ha realizzato o ha in corso di realizzazione diverse opere di sicurezza idraulica. «Gli investimenti per la messa in sicurezza del territorio – prosegue il consigliere – sono stati ingenti, oltre 3,5 miliardi di euro. I 2527 cantieri di difesa del suolo aperti, solo nell’ultimo triennio, ne sono la prova». Molte di queste opere sono in fase di espansione, ricorda ancora Zecchinato: «A Montebello Vicentino, per esempio, sono stati messi a disposizione 35 milioni di euro per l’ampliamento del bacino d’invaso, vista l’importanza strategica per evitare disastri nel Vicentino e nelle Province vicine. Pertanto, voglio ribadire il mio ringraziamento al Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e all’assessore all’Ambiente, Clima, Protezione civile e Dissesto idrogeologico Giampaolo Bottacin per quanto fatto per la difesa idraulica nella nostra Regione».
Meno positivo il parere della sen. Barbara Guidolin (M5S), che si sofferma sul problema a monte , cioè una regione, il Veneto, troppo urbanizzata, nella quale una nuova perturbazione meteo, a pochi giorni dalla grande paura di fine febbraio, ha provocato frane, interruzioni stradali, smottamenti ed ha isolato alcuni comuni a causa degli allagamenti. «Il Bacchiglione in piena, ieri sera, – ha evidenziato Guidolin – ha superato abbondantemente i 5 metri a Vicenza, il Retrone è sotto osservazione e molti treni sono stati sospesi nel bellunese.» Quanto ai bacini di laminazione, la parlamentare veneta di definisce insufficienti, chiamando in causa direttamente l’assessore all’Ambiente: «Bottacin dichiara che “troppa democrazia fa morire annegati”, lasciando intendere che al centro destra leghista e di Fratelli d’Italia, la “democrazia” non piace? Le province venete sono vittime dell’impermeabilizzazione dovuta alla corsa alla cementificazione civile e industriale consentita da tutte le giunte venete di centro destra. Recentemente sono intervenuta al Senato, esprimendo la mia solidarietà e preoccupazione per le località venete coinvolte eppure sembra ancora una volta che alle preoccupazioni non seguano i fatti da parte della giunta di Zaia e di Fratelli d’Italia. Sul fronte meteo la situazione sembra migliorare nei prossimi giorni, – conclude Guidolin – uniamo le forze e le volontà per dimostrare maggiore responsabilità ambientale e eco-sistemica.»
Previsioni corrette quelle della senatrice pentastellata. Il meteo regionale segnala che la situazione si sta stabilizzando e per i prossimi giorni non sono previste precipitazioni significative, anzi, in particolare in pianura il cielo sarà poco o parzialmente nuvoloso, con temperature leggermente superiori alla media, mentre sulle prealpi saranno possibili piovaschi. Sulla base di queste previsioni, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale ha emesso un bollettino che fino alle 14 di domani, martedì 12 marzo, dichiara lo stato di “Attenzione” (Giallo) per criticità idraulica nei bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione e Livenza, Lemene e Tagliamento (VE-TV), e per criticità idrogeologica nei bacini Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.
Per quest’ultimo, il rischio è legato alla possibilità di innesco di colata detritica sul bacino del torrente Rotolon (VI), dove è in atto un monitoraggio locale. Per quanto riguarda la criticità idraulica viene invece evidenziato il permanere dei livelli superiori alla prima soglia di allerta (o il superamento per i tratti di valle) su: Agno-Guà-Fratta-Gorzone, Bacchiglione, Bisatto e Livenza.