L’introduzione del green pass dal 1° settembre per i lavoratori della scuola – scrive nella nota che pubblichiamo CUB Veneto – segue a ruota l’intervento contro i lavoratori della sanità che dal 1° aprile scorso sono stati posti davanti al ricatto “o ti vaccini o ti tolgo il salario”.
L’obbligo del green pass ai lavoratori della scuola e dell’università è anche peggio, perché chi non potrà o non vorrà vaccinarsi dovrà acquistare a sue spese il tampone e farselo fare ogni due giorni per avere il lasciapassare verde per poter andare a lavorare, altrimenti resterà a casa senza stipendio. Agli studenti privi di green pass invece viene impedito l’accesso ad un diritto fondamentale e costituzionalmente tutelato: il diritto allo studio.
E’ evidente chi siamo in presenza di una deriva autoritaria che, con la scusa della pandemia, colpisce la classe lavoratrice e le masse popolari, senza peraltro risolvere i problemi reali del contagio. Il green pass è uno strumento di controllo sociale contro i lavoratori e le masse popolari che stanno subendo i costi della Pandemia.
Il Governo impone il Green Pass – strumento inutile ai fini della prevenzione del virus – per nascondere la gestione schizofrenica e fallimentare della pandemia, quando invece sarebbe stato necessario fin da subito investire nella sanità pubblica, con la riapertura delle strutture sanitarie territoriali e di prossimità, l’assunzione massiccia di medici e operatori sanitari, l’abolizione delle classi pollaio nelle scuole con adeguata assunzione di personale docente e Ata, investimenti sui trasporti pubblici locali per evitare il sovraffollamento che è la prima causa di contagio tra gli studenti e i lavoratori.
Siamo contro il Green Pass in quanto strumento non atto alla difesa della salute pubblica, ma elemento divisivo, discriminatorio e grimaldello per aprire la stagione dei licenziamenti di massa nel nostro Paese. Il paradosso è che questo strumento è assente nei luoghi della massima concentrazione di persone come le ferrovie locali, le metropolitane ed i trasporti pubblici.
Serve un piano straordinario per la difesa del lavoro, della sanità , dell’istruzione e dei trasporti pubblici anche in rapporto alla situazione pandemica. Lo sviluppo ed il rafforzamento della sanità pubblica e della ricerca sono l’universale fondamento per difendere la salute pubblica di un popolo e battere qualunque tipo di pandemia, come dimostrano la storia ed il presente delle esperienze socialiste.
Serve un piano pubblico e gratuito per avere tamponi ed esami salivari che permetta un serio monitoraggio della pandemia per consentire un miglioramento della situazione economica, del lavoro e dell’istruzione.
Il Governo Draghi va contrastato nelle piazze organizzando i lavoratori del pubblico impiego unitamente ai lavoratori delle fabbriche e del lavoro privato e agli studenti: nessuno deve essere calpestato nei suoi diritti fondamentali, nessuno rimanere senza stipendio, nessuno deve perdere il posto di lavoro per la mancanza di green pass!