Manifesti elettorali, Giovanni Coviello (Insieme): a Vicenza spazi numerati in ritardo penalizzano la lista già trascurata dai media

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In merito al recente articolo sul GdV a firma Nicola Negrin sui tabelloni elettorali del Comune di Vicenza “non utilizzati” nonostante la spesa pubblica non indifferente di circa 50.000 euro è stato utile aver sollevato il problema anche perché, al di là del loro scarso utilizzo da parte di formazioni più dotate di budget elettorali e, soprattutto, “più coccolate” dai media, la nostra lista Insieme (coalizione tra Psi, Verdi e Area civica a cui ha dato il suo appoggio ufficiale Romano Prodi) non ha potuto affiggere i propri manifesti elettorali fino al giorno precedente all’articolo stesso.

E questo non per scarso interesse, anzi, ma perché sugli spazi riservati dal Comune non erano apposte le numerazioni che identificano dove ogni formazione può porre i propri manifesti, cosa avvenuta solo successivamente.

Pur utilizzando molto, oltre ai social, gli incontri pubblici e diretti con gli elettori e pur riservando ad alcuni media web o radiotelevisivi una parte del nostro budget limitato e legato a contribuzioni volontarie, come quelle raccolte alla cena al Tavernacolo di Vicenza a Corso Palladio venerdì scorso, non aver potuto accedere tempestivamente alla tradizionale formula dell’affissione di manifesti, gli unici che possono darci una visibilità dignitosa del simbolo e per giunta fornitici in buona parte a livello nazionale e senza costi locali, ha discriminato ulteriormente Insieme rispetto ad altre formazioni verso le quali l’attenzione mediatica ad oggi appare predominante e non completamente rispettosa della par condicio richiesta dalla legge.

Giovanni Coviello
Coordinatore cittadino Psi Vicenza
Candidato al Senato Veneto 2 per Insieme