“La ripartenza attesa dopo la primavera non è stata né perfetta né indolore. Diversi settori risentono ancora oggi pesantemente del blocco della socialità. Ne usciremo a tre condizioni: quando raggiungeremo il controllo globale della pandemia con la ripresa della circolazione delle persone; stimolando consumi ed investimenti interni con delle chiare priorità di intervento; un gioco di squadra pubblico/privato per creare nuovi mercati e crescere le quote per le nostre produzioni a livello nazionale ed internazionale. Oltre a questo serve un lavoro straordinario di semplificazione normativa e, per quanto riguarda lo sviluppo, integrare la programmazione 21/27 con gli interventi previsti dal piano di ripresa per l’Europa Next Generation EU in un nuovo programma regionale di sviluppo che dia attuazione agli obiettivi del Green Deal e della digitalizzazione. Bisogna gestire con cautela ed attenzione la questione dei crediti deteriorati al fine di evitare che un intervento della BCE irrigidisca, unitamente al peggioramento del rating delle imprese, il mercato dell’accesso al credito per le MPI”.
Lo ha dichiarato martedì scorso Sergio Maset direttore di Confartigianato Imprese Veneto nel corso dell’audizione per le osservazioni in merito al PDL n. 17 “collegato alla legge di stabilità 2021”, n. 18 “legge di stabilità regionale 2021” e PDL n. 19 “bilancio di previsione 2021-2023. “Con questo spirito –ha proseguito– abbiamo identificato delle potenziali misure da mettere in campo al fine di sostenere una fase di ripresa delle attività economiche”.
Sostegno gli investimenti, chiediamo uno sforzo straordinario per sostenere gli investimenti anche con interventi in conto capitale che il comparto ha necessità di fare per mantenere elevato il livello di competitività. Anche in un contesto di così grave crisi vi sono realtà produttive che devono ammodernare le proprie attrezzature, riorganizzare i processi produttivi, introdurre nuove produzioni.
Favorire la rigenerazione urbana e del territorio, attraverso la concreta applicazione della legge regionale Veneto 2050 sui crediti edilizi sostenendo la messa in sicurezza del territorio e programmando degli interventi di manutenzione e rinnovo degli edifici pubblici e privati produttivi.
Sostegno alla mobilità prevedendo misure volte all’ammodernamento del parco dei veicoli commerciali circolanti e dei mezzi adibiti al trasporto di merci e persone, sostenendo un investimento in grado di incrementare la competitività delle imprese e migliorare l’impatto sull’ambiente.
Promozione ed internazionalizzazione, lo stanziamento di circa 2 milioni di euro già previsti nella manovra per il 2021 è esiguo rispetto al reale fabbisogno delle nostre imprese. La bilateralità artigiana in questi anni ha messo a disposizione 650mila euro in due anni al fine di cofinanziare interventi con la Regione Veneto di sostegno alla partecipazione a fiere internazionali. E’ necessario un piano straordinario per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese venete.
Politiche attive per i lavoratori delle MPI colpiti dalla pandemia, i lavoratori dell’artigianato effettivamente sospesi nel periodo marzo-giugno 2020 sono stati circa 100.000. Il 5% di questi è stato sospeso per un periodo mediamente superiore a 20 giorni lavorativi al mese, trovandosi dunque in una situazione di elevato rischio. In favore di questi lavoratori è necessario avviare un “sistema mirato di politiche attive”, che attraverso un’integrazione di fondi e di finanziamenti preveda: Il finanziamento di percorsi di up-skilling e reskilling; percorsi di accompagnamento e riconversione professionale per i disoccupati e a rischio di disoccupazione verso nuove imprese del comparto che abbiano aperte delle vacancy; Il riconoscimento di un incentivo alle imprese del comparto che assumano i lavoratori coinvolti nei percorsi di accompagnamento ovvero all’imprenditorialità per lavoratori che intendano avviare un’attività di lavoro autonomo e percorsi ad hoc a sostegno degli imprenditori che si trovino costretti a chiudere la propria attività.