Sono critica – afferma la senatrice Pd Daniela Sbrollini – nei confronti della manovra finanziaria che si è andata delineando perché non sostiene la credibilità dell?Italia nel contesto internazionale con lo scopo di favorire gli investitori stranieri di cui abbiamo tanto bisogno per far crescere l?economia e conseguentemente i posti di lavoro. I due vicepremier inoltre innescano ogni giorno un nuovo contenzioso con qualche stato diverso. La Manovra dimostra inoltre che il Governo non intende tenere a cura il bilancio infischiandosene del debito e propone azioni demagogiche che, invece di premiare le aziende in regola che investono, vanno a sostegno di chi ha bisogno del condono per uscire dai guai.
Consideriamo però due questioni specifiche, concrete, che riguardano ambiente e salute e coinvolgono direttamente o indirettamente tutti i cittadini.
Il taglio degli ecobonus. La riduzione dell?ecobonus al 50 % dal precedente 65 % toglie convenienza sugli investimenti legati all?efficientamento degli impianti di riscaldamento che avevano favorito le aziende produttrici ed i rivenditori di condizionatori, stufe, caldaie efficienti. Questa scelta politica inoltre diminuisce le azioni di contrasto all?inquinamento. Sappiamo tutti che durante il periodo invernale la fonte maggiore di polveri sottili, nelle nostre città, è dato proprio dagli impianti di riscaldamento poco efficienti; molto più che dalle auto.
Il capitolo sanità. Nonostante le promesse elettorali non tolgono il superticket e non aumentano lo stanziamento di 114,4 miliardi di euro già deciso dal governo Gentiloni. Per la sanità il Governo giallo-verde non mette neppure un euro in più. La richiesta di più medici e più operatori sociosanitari non trova una benché minima risposta. I servizi agli anziani possono attendere. Però la ministra Grillo si fa bella con 50 milioni per superare le liste d’attesa. Fanno 0,83 centesimi all’anno a testa per ogni italiano. Meno di un caffè al bar.
Si tratta in estrema sintesi di una manovra che fa deficit e condono fiscale e in cambio riduce le politiche di questi anni sui temi importanti che riguardano la vita concreta dei cittadini.