(Adnkronos) – Conferma del cuneo fiscale, verifica su catasto ma no aggiornamento, incentivi fiscali significativi per non andare in pensione. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, presenta in conferenza stampa la nuova manovra. "Noi non soltanto confermiamo il cuneo fiscale e contributivo, ma addirittura faremo in modo che ci sia anche qualche beneficio sicuramente per redditi oltre 35mila fino a 40mila euro, inoltre ci saranno anche altre classi di reddito che ne beneficeranno. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa sulla manovra. ''Ieri abbiamo raggiunto, abbiamo definito l'accordo, con la Commissione europea per quanto riguarda i contenuti del piano titolare per estensione a 7 anni, quindi lì troverete quelli che sono oltre al Pnrr gli impegni assunti dal Governo, che ci permettono ovviamente di fare un quadro di finanza pubblica nei prossimi 5 anni coerenti con la legge di bilancio vera e propria'', ha fatto sapere Giorgetti. "Noi non soltanto confermiamo il cuneo fiscale e contributivo, ma addirittura faremo in modo che ci sia anche qualche beneficio sicuramente per redditi oltre 35mila fino a 40mila euro, inoltre ci saranno anche altre classi di reddito che ne beneficeranno", ha detto ancora il ministro aggiungendo: “Introduciamo un nuovo meccanismo di incentivazione per chi raggiunge l’età per il pensionamento in ambito pubblico e privato” per rimanere al lavoro. Si tratta di “un incentivo significativo sotto l’aspetto anche fiscale” per venire in aiuto a quelle professioni soprattutto tecniche in cui “è più difficile il reclutamento” e che rende la misura “oggettivamente molto interessante”. Le strutture dei ministeri sono chiamate a fare ''un importante contributo in termini di taglio, in termini la chiamano spending review, chiamatela come volete, è una riduzione media del 5% delle spese correnti dell'amministrazione dello Stato''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa sulla manovra. Il ministro parla poi di "'sacrificio' da banche e assicurazioni'", ma poi aggiunge che anche le strutture dei ministeri sono chiamate a dare ''un importante contributo in termini di taglio, in termini la chiamano spending review, chiamatela come volete, è una riduzione media del 5% delle spese correnti dell'amministrazione dello Stato''. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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