(Adnkronos) – Il tessuto economico marchigiano si appresta a un'epoca di trasformazioni epocali, spinte dalla rivoluzione digitale, dalla transizione verde e dall'invecchiamento demografico. Secondo le analisi del Centro Studi Cna Marche, basate sui dati di Excelsior Unioncamere, le professioni più richieste nei prossimi cinque anni rispecchieranno questa evoluzione. Le Marche stanno per intraprendere un viaggio verso una nuova era di sostenibilità, dove le energie rinnovabili e le pratiche eco-sostenibili saranno le pietre miliari dello sviluppo economico regionale. Questo cambiamento non solo rappresenta una risposta alle sfide ambientali attuali, ma offre anche un'opportunità unica per la crescita economica e l'occupazione. Con una crescente consapevolezza ambientale e la necessità di ridurre l'impatto sul pianeta, la domanda di professionisti esperti nel settore delle energie rinnovabili e della sostenibilità è destinata a crescere in modo significativo. La richiesta di professionisti specializzati in questi settori è destinata a crescere esponenzialmente, poiché le imprese cercano figure in grado di guidare questa rivoluzione. Investire nell'istruzione e nella formazione specifiche in queste aree diventerà fondamentale per garantire la competitività delle aziende e l'occupabilità dei lavoratori. Tuttavia, il cambiamento non riguarda solo l'ambiente, ma anche la composizione demografica della regione. Secondo i dati dell'Istat, nei prossimi cinque anni, ci sarà un aumento dell'8% degli over 60 e una diminuzione del 4% dei marchigiani in età lavorativa tra i 18 e i 59 anni. Questo fenomeno, noto come terza transizione demografica, presenta sfide uniche, ma anche opportunità per la creazione di nuovi mercati e posti di lavoro, specialmente nei settori dei servizi culturali, turistici, immobiliari e assicurativi. Il panorama lavorativo delle Marche si prepara a un periodo di significative trasformazioni nei prossimi cinque anni. La chiave per affrontare questa evoluzione è una stretta collaborazione tra istituzioni, scuole e imprese al fine di preparare le competenze necessarie per il mercato del lavoro in rapida evoluzione. Politiche attive del lavoro e misure di welfare rivestono un'importanza cruciale nel superare la carenza di lavoratori qualificati e nel favorire l'occupabilità, specialmente tra le fasce femminili e giovanili. Il fabbisogno occupazionale complessivo delle Marche è stimato in 84.500 unità nei prossimi cinque anni. Particolarmente elevata sarà la richiesta di dirigenti e professionisti altamente specializzati, tecnici e impiegati qualificati nel commercio e nei servizi. Settori in forte crescita come la salute, l'informatica e le costruzioni green offriranno ampie opportunità di lavoro. Tra il 2024 e il 2028, le Marche avranno bisogno di 84.500 mila unità di cui 78.000 lavoratori sostituiranno quelli in uscita e 6.500 nuovi ingressi si uniranno alla forza lavoro regionale. La richiesta sarà diversificata, con 15.900 dirigenti e professionisti ad elevata specializzazione, 14.900 tecnici, 10.000 impiegati, 16.400 addetti qualificati nel commercio e nei servizi, 13.900 operai specializzati e 5.600 conduttori di impianti. Escludendo il settore agricolo, i fabbisogni occupazionali coinvolgeranno 83.200 persone, con 28.800 con formazione terziaria, 23.300 con diploma di scuola secondaria superiore tecnico professionale, 3.600 con diploma liceale, 18.200 con qualifica di formazione o diploma professionale e 9.300 con licenza media. Il futuro del lavoro nelle Marche si presenta promettente, con ampie opportunità per coloro che investono nelle competenze del futuro e si preparano ad abbracciare le sfide di un'economia in continua evoluzione. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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