Marocchino aggredisce medici e sorvegliante al San Bortolo di Vicenza: espulso dall’Italia

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Un marocchino pluripregiudicato di 62 anni ha aggredito la notte scorsa un medico, una infermiera e una guardia giurata al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza. L’aggressione è avvenuta la notte scorsa quando l’uomo si trovava nel nosocomio per una visita medica.

Ad avere la peggio l’infermiera di turno, che ha riportato ferite a un braccio, e l’addetto alla sicurezza che aveva tentato di proteggere la prima e che è stato colpito nel corso della colluttazione.

“L’uomo – informa la questura di Vicenza -, già conosciuto alle forze dell’ordine per essersi reso responsabile di reati di varia natura e gravità, quali resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni, danneggiamento e ricettazione, veniva subito dopo condotto negli Uffici di Viale Mazzini per la predisposizione degli atti di Polizia Giudiziaria”.

Al termine delle procedure, il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha emesso a carico del marocchino 62enne un ordine di allontanamento dal territorio nazionale e ordinato il suo immediato trasferimento al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Ponte Galeria (Roma) per poi essere avviato verso il Paese di provenienza.

L’uomo è stato inoltre denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per lesioni personali aggravate e multato per 1000 euro per aver creato turbativa alle attività sanitarie.

“I fatti che si sono verificati ieri notte al pronto soccorso sono di una gravità inaccettabile, e hanno costretto polizia e sanitari a operare in situazione di pericolo – ha tenuto a sottolineare il Questore Sartori –. Anche in questo caso l’immediato intervento degli agenti della Polizia di Stato è stato provvidenziale per evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare. Per questi motivi, al di là degli aspetti penali e di carattere amministrativo, ho disposto l’immediato allontanamento di questo soggetto dal territorio nazionale”.

L’aggressione perpetrata dal pregiudicato marocchino si è verificata a breve distanza da un episodio simile (leggi qui) che aveva fatto molto discutere e spinto le autorità locali a prendere provvedimenti per alzare il livello di sicurezza negli ospedali di Vicenza e provincia.