Partiranno mercoledì 1 febbraio i lavori per la sistemazione definitiva del Teatro Politeama di Marostica. L’avvio simbolico del cantiere è avvenuto questa mattina con il taglio del nastro alla presenza del presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, e di molti sindaci e amministratori del territorio.
Prossimamente sarà apposta la targa che ricorda il contributo ricevuto nel dicembre 2021 dal Ministero della Cultura. L’importo è di 828mila euro e 200mila euro delle casse comunali copriranno interamente l’intervento di installazione degli arredi, degli allestimenti scenotecnici, degli impianti per audio-video, illuminazione e sicurezza altri 70.000 euro circa sempre dalle casse comunali stanziati nel mese di dicembre serviranno per la sistemazione del tetto dell’edificio.
Il progetto è stato redatto dall’arch. Paolo Dal Sasso e dall’ing. Pierluigi Carraro. I lavori, la cui durata prevista è di sei mesi, sono stati affidati ad un raggruppamento temporaneo di imprese.
Il progetto presentato dal Comune di Marostica si è classificato al 13° posto su 90 domande presentate nell’area Nord Est. Complessivamente lo stanziamento del Fondo per la cultura era di 30 milioni di euro, che hanno finanziato 44 progetti sui 340 presentati da tutta Italia.
Il Teatro Politeama, costruito nel 1912 in stile Liberty su progetto dell’ingegnere e architetto Giovanni Tescari (1866-1939) ha conosciuto varie destinazioni d’uso nel secolo scorso. E’ stato infatti anche cinematografo, ospedale in tempo di guerra, sala da ballo. Negli anni ‘80 è stato acquistato dal Comune, arrivando dopo qualche anno alla sospensione dell’attività per mancanza di pubblico. E’ di vent’anni fa l’intervento per il restauro della facciata e la ricostruzione degli spazi interni, ma la mancanza di fondi ne ha impedito la riapertura al pubblico. Dal 2017, con la sistemazione di piano terra, foyer e Ridotto, è ripartita l’attività con esposizioni e spettacoli dal vivo.
“Finalmente – commenta con soddisfazione il sindaco Matteo Mozzo – mettiamo la parola fine alle vicende della piccola grande vergogna della città. Il Politetama è stato oggetto di campagna elettorale negli ultimi 15 anni, senza però mai sfociare in un intervento definitivo. Il Politeama sarà uno dei nuovi templi della cultura marosticense, simbolo della città ed esempio di tenacia nella volontà di rinascere. In questi ormai cinque anni di mandato, grazie al sostegno economico che abbiamo garantito all’Associazione Teatris, col supporto di Argot Produzioni e de La Piccionaia, si è riusciti prima di tutto a raggiungere l’obiettivo di creare il pubblico e di fidelizzarlo attraverso una proposta e programmi di qualità.
Sono stato attaccato più volte in consiglio comunale perché non davamo informazioni sullo stato dell’arte del teatro, ma era proprio perché stavamo lavorando e non volevamo dare informazioni che potessero compromettere il procedimento e il lavoro dei tecnici. Abbiamo cercato di capire quali finanziamenti avrebbero potuto supportare il completamento dell’opera, ottimizzando la progettualità anche sulla base dei bandi ciclici pubblicati dal Ministero. Vince la politica dei fatti e non delle chiacchiere. Per la durata dei lavori cercheremo di limitare al massimo i disagi per i cittadini e i residenti della zona”.
Aggiunge Maurizio Panici, direttore artistico di Ats: “E’ una grande opportunità per la città e per la comunità perché viene restituito un manufatto importante che diventa il cuore della produzione culturale. Non è solo un edificio, ma un centro pulsante che assumerà sempre maggiore importanza di contenuti e di proposte. La presenza in questi anni di Argot Produzioni e de La Piccionia stanno accompagnando la compagnia Teatris, garantendo una produzione culturale continua, che tocca il teatro, la musica e il cinema”.