Una nuova ordinanza del presidente della Regione Luca Zaia, annunciata nella consueta conferenza stampa show dalla sede della Protezione Civile di Marghera, obbliga in tutto il Veneto l’utilizzo di mascherina e guanti per uscire di casa, lasciando però più dei 200 metri prima consentiti per l’attività motoria in prossimità della propria abitazione.
Detto che valutare quando si sia in prossimità dell’abitazione e quando no sarà per i controllori compito più arduo di quello degli arbitri chiamati alla Var per sanzionare col rigore un fallo di mano col braccio più o meno vicino al corpo, nell’ordinanza, le cui disposizioni valgono fino al 3 maggio, sono stati introdotti anche due metri per il distanziamento sociale .
Intanto però nei giorni scorsi ha parlato Ernesto Burgio rinomato medico italiano esperto di epigenetica e biologia molecolare e presidente del comitato scientifico della Società Italiana di Medicina Ambientale, che finora non si è mai visto nelle apparizioni a raffica e spesso contraddittore sui media, anche sull’utilizzo della mascherina, dei suoi colleghi.
“Deve essere chiara una cosa – ha dichiarato a Business Insider – essendo un virus respiratorio, il 90% dei contagi avvengono tra persone che hanno un rapporto diretto, che hanno un’esposizione ravvicinata, in ambienti chiusi. Cioè: famiglia, luoghi di lavoro e purtroppo ospedali. È molto difficile che ci si contagi per strada: questa idea venuta fuori negli ultimi giorni è una mezza fake news. Se fosse un virus che basta respirare per strada per ammalarsi, saremmo tutti morti”.
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