Anche i consiglieri regionali Renzo Masolo (Europa Verde), Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Andrea Zanoni (Partito democratico) intervengono contro l’emendamento del Governo al Ddl Sicurezza che equipara la cannabis light a quella non light che già ha suscitato diverse reazioni negative soprattutto dall’opposizione. “Verrebbe da dire – dicono i tre consiglieri – che questo Governo fa di tutta l’erba un fascio. Il voto in notturna di un emendamento del Governo al DDL Sicurezza, che introduce il divieto di coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze della canapa (anche quella a basso contenuto di THC) e dei suoi derivati, è frutto di scarsa competenza, mista a mirati pregiudizi di stampo ideologico, su questo tema. Non è certo un atteggiamento che stupisce: questo Governo illiberale d’altronde abolisce l’abuso d’ufficio e mette pesantemente mano al reato di traffico di influenze illecite, grandi riforme che hanno sortito il non stupefacente effetto di ottenere una stroncatura nell’ambito del rapporto Ue sullo Stato di diritto; pensa di mandare in carcere le donne incinte o madri con bambini con meno di un anno di età e adesso vieta la cannabis light laddove altri Paesi europei, si veda la Germania, hanno regolamentato l’accesso alla cannabis: capolavori di criminologia distopica”.
I consiglieri ricordano che nel 2021 il Consiglio regionale del Veneto aveva approvato all’unanimità una mozione che impegnava la Giunta ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché si giungesse in tempi rapidi al rilancio effettivo della filiera della Canapa Sativa L., tenuto peraltro conto della vigenza di una Legge Regionale, la 08 agosto 2019, n. 36, specificamente dedicata al sostegno e alla promozione della canapa. “Evidentemente – chiosano Masolo, Ostanel e Zanoni – quell’impegno pensato anche per tutelare la filiera veneta della cannabis light è andato in fumo. Per questo abbiamo presentato una interrogazione in Consiglio per chiedere alla Giunta regionale se abbia intenzione di avviare urgenti interlocuzioni con il Governo e il Parlamento al fine pervenire a una regolamentazione delle composizioni per somministrazione a uso orale di cannabidiolo (CBD) ottenuto da estratti di canapa, nonché in materia di vendita di infiorescenze di canapa che non sia di ostacolo alla filiera della Canapa Sativa L, alla corretta applicazione della disciplina europea in materia di organizzazione del mercato comune e che non criminalizzi irragionevolmente interi comparti produttivi”.