![Foto 1_Premiazione concorso Giorno del Ricordo La premiazione del concorso per le scuole dedicato al Giorno del Ricordo](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2024/04/Foto-1_Premiazione-concorso-Giorno-del-Ricordo-696x522.jpeg)
Celebrare per ricordare è un’azione che spesso rievochiamo, dandola quasi per scontata, soprattutto come sollecito di una memoria che non è reale, in chi non ha vissuto gli eventi che si celebrano, come quelli di oggi nel Giorno del Ricordo. L’intento per molti è di instillare, tramandandoli, questi ricordi nella memoria, ma soprattutto nel pensiero e nei sentimenti delle generazioni che non hanno vissuto la drammaticità di certi accadimenti.
![Massimo Zaramella durante l'intervento sull'ottobre rosa](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2024/10/zaramella-300x275.jpg)
La realtà, magari triste e per certi aspetti frustrante, è che la memoria tramandata, per attecchire, ha bisogno di valori già saldamente acquisiti che costituiscono il terreno su cui può piantare le radici e far germogliare una presa di coscienza per il presente ed il futuro.
Quando ciò accade il grande valore è che il ricordo di eventi tragici può svestirsi del desiderio di vendetta, che sarebbe veleno per queste radici ed il terreno rimane fertile per pensare e costruire qualcosa insieme senza ripercorrere gli errori del passato.
Quanto accaduto a Vicenza, davanti, ma soprattutto dentro il Liceo Pigafetta, deve ricordarci proprio questo, celebrare senza preparare, raccontare e coltivare quotidianamente, rischia non solo di essere inutile, ma addirittura di svilire la memoria vera di chi gli eventi li ha vissuti, dando argomenti strumentalmente gelidi a chi vuole usare il ricordo in modo immorale, pregiudicando anche la possibilità di perdonare a chi volesse farlo.
Massimiliano Zaramella
Chirurgo vascolare e presidente del Consiglio comunale di Vicenza