La terza e ultima “Matinée con la Schola” promossa dalla Società del Quartetto di Vicenza per celebrare i 30 anni di attività dell’ensemble corale Schola San Rocco è in programma domenica 12 novembre alle 11 e 15 nella Chiesa di San Rocco.
Come nei due appuntamenti che l’hanno preceduta, anche domenica la proposta musicale è incentrata sul repertorio sacro fiorito quando la Serenissima, promotrice di grandi valori, era un’autentica fucina di talenti.
L’ultima “Matinée con la Schola” inizierà sulle note del salmo Lauda Jerusalem dal Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, monumentale lavoro “composto sopra canti fermi a sei voci e sei strumenti” che fu dato alle stampe nel 1610, prima ancora che il grande compositore fosse nominato maestro di cappella alla Basilica di San Marco in Venezia.
Dall’Op. IX di Giovanni Legrenzi sarà eseguito il Magnificat dai Sacri e Festivi Concenti “à due chori con stromenti à beneplacito” – pubblicati nel 1667 dall’editore veneziano Francesco Magni – e a seguire l’Et in terra pax hominibus per coro, archi e basso continuo tratto da quel capolavoro che è il Gloria di Vivaldi datato 1708. Tocca poi al Gratia agimus dalla celebre Missa Sapientiae di Antonio Lotti – altro compositore e didatta di primo piano nella Venezia tra Sei e Settecento – che seppe destreggiarsi fra creazioni sacre, un notevole numero cantate profane e drammi musicali molto apprezzati anche all’estero. Il prezioso violino imbracciato da Federico Guglielmo sarà il protagonista di un altro brano vivaldiano: lo sgargiante Concerto in Fa maggiore per la Solennità di San Lorenzo che il “Prete rosso” compose intorno al 1717.
Il gran finale della Matinée a San Rocco con la Schola di Francesco Erle e gli strumentisti della OTO è dedicato a Baldassare Galuppi “il Buranello” del quale sarà eseguito il Magnificat e il mottetto per San Rocco in Si bemolle maggiore In cordis jubilo.
Fondata nel 1993 da un’idea di Francesco Erle, la Schola San Rocco è uno degli ensemble corali italiani più in vista negli ultimi lustri. Lo testimoniano l’elenco delle collaborazioni di prestigio – su tutte lo stabile sodalizio con Sir András Schiff per il festival Omaggio a Palladio di Vicenza – le maiuscole prove in importanti kermesse internazionali e le registrazioni discografiche per prestigiose etichette.
Federico Guglielmo, figlio d’arte, è riconosciuto tra i violinisti più versatili della sua generazione con un vasto repertorio concertistico che si riverbera in una discografia di circa 300 incisioni. Dalla vittoria al Concorso Vittorio Gui di Firenze nel 1991 la sua carriera internazionale non ha conosciuto sosta toccando negli ultimi 30 anni le più importanti sale da concerto europee, americane e asiatiche.
Il concerto sarà introdotto da un breve intervento sul tema della gioia da parte di Franco Scanagatta, che oltre ad essere nel direttivo della OTO è Presidente della Fondazione San Bortolo Onlus.
I biglietti si possono acquistare alla sede della Società del Quartetto in Vicolo Cieco Retrone (0444 543729), online e la mattina dei concerti alla Chiesa di San Rocco.
Programmi dettagliati disponibili sul sito.