Mattarella attaccato dalla Russia, la portavoce del ministero degli esteri Maria Zakharova: “Invenzioni blasfeme sul Paese”

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Mattarella Russia

La settimana scorsa, Il 5 febbraio 2025, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto una lectio magistralis all’Università di Marsiglia, dove ha ricordato i pericoli del protezionismo e ha messo in guardia gli spettatori sul ritorno degli autoritarismi, paragonando le politiche espansionistiche dei regimi del ventesimo secolo all’attuale guerra di aggressione russa in Ucraina.

Il discorso del presidente 

Mattarella ha evocato il nazionalismo esasperato e l’assenza di cooperazione internazionale come “ricetta perfetta” per l’ascesa dei regimi autoritari, evidenziando i pericoli derivanti da scelte politiche che preferiscono gli interessi nazionali alla cooperazione tra stati. Citando testualmente il presidente “Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.

La replica russa

Oggi, dopo ben 9 giorni dall’intervento, è arrivata la replica russa, tramite la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha definito “invenzioni blasfeme” le affermazioni di Mattarella. La reazione di Mosca si inserisce in un clima di tensioni diplomatiche, dove ogni parola ha un suo peso specifico, soprattutto alla luce della telefonata Trump-Putin e alla tensione che ha provocato nel governo ucraino e in Ue.

Le risposte in Italia

Le risposte da parte delle istituzioni italiane e dalla politica non hanno tardato ad arrivare, attraverso le parole della premier Giorgia Meloni, che ha espresso la propria solidarietà al presidente, sostenendo che tali insulti offendono l’intero Paese – di cui Mattarella è un simbolo. Anche dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dalla segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, sono arrivate affermazioni di condanna per le dichiarazioni di Zakharova, e di solidarietà al presidente Mattarella.

Un confronto che va oltre le parole


Il presidente Mattarella comunque si è detto sereno e anzi, ha invitato a leggere e comprendere meglio il suo discorso, dal quale è evidente che non c’è stato nessun paragone diretto tra la Russia e il Terzo Reich, ma anzi un paragone ai metodi di conquista scelti che, in ogni epoca, hanno portato – e stanno portando – a conseguenze drammatiche.