Matteo Tosetto, ex assessore al sociale, a ruota libera in conferenza stampa: “Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco non è mai stato civico”

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Matteo Tosetto
Matteo Tosetto, porta via le sue cose dall'ufficio assessorile del municipio di Vicenza

Matteo Tosetto, a cui il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha recentemente tolto le deleghe assessorili per il sociale dopo la fuoriuscita da Forza Italia, che lo aveva indicato per un ruolo in Giunta, ha rilasciato delle dichiarazioni sull’intera vicenda anche nella conferenza stampa convocata per il 9 agosto, a cui non eravamo presenti per un mancato invito, di cui l’ex assessore si è, poi, scusato.

Parole di particolare interesse, che leggiamo da Il Corriere del Veneto, perché offrono una versione politica-partitica della vicenda che, viste le premesse, doveva restare civica. Un pensiero assimilabile a quanto espresso nelle scorse ore anche da altre componenti del consiglio comunale di Vicenza, inizialmente elette proprio nella coalizione dell’attuale sindaco (leggi qui).

I partiti hanno chiesto la mia testa. Il sindaco li ha accontentati. Il Rucco di oggi ricorda quello che militava in Destra protagonista, corrente di Alleanza Nazionale. L’amministrazione civica? Non c’è più“, ha detto Matteo Tosetto al Corriere del Veneto.

L’ex assessore al Sociale del Comune di Vicenza ripercorre le tappe della rottura le cui avvisaglie risalgono al 2021 quando “per responsabilità principale della Lega, Rucco mi tolse la nomina a vicesindaco perché, si giustificò, in piena pandemia il Sociale imponeva un impegno totalizzante. Ora, però, possiamo permetterci di non avere un assessore al Sociale a tempo pieno quando all’emergenza sanitaria si è unita anche quella sociale“.

Come riportato anche da queste pagine, le deleghe poi tolte a Tosetto sono andate, sia pure con una annunciata condivisione col sindaco, a Marco Zocca, già componente sempre in quota Forza Italia della Giunta Rucco. “Se il sindaco ha legittimamente deciso di non individuare una nuova figura full time – dice Tosetto – forse poteva guardare a persone con maggiore sensibilità e competenza. Rucco si è definito politico ma non partitico. È talmente non partitico che lascia le deleghe a Forza Italia, come se le dovesse ancora qualcosa. Fino all’ultimo ho creduto che fosse un sindaco civico. Ma bisogna dimostrarlo. Il fatto di lunedì dimostra ancora una volta che Rucco non è mai stato civico“.

Come detto, l’abbandono da parte di Matteo Tosetto di Forza Italia ha avuto la funzione di goccia che fa traboccare il vaso. È avvenuta in un momento in cui la politica tutta freme in vista delle elezioni nazionali del 25 settembre che consegneranno all’Italia, chiunque vinca, un nuovo Governo.

E della scelta di Tosetto di abbandonare la nave forzista si sono già occupati su ViPiù Gianni Poggi e il direttore Giovanni Coviello.

Prima dell’abbandono, ecco cosa è successo: “Il mattino del 30 luglio – ha detto in merito Tosetto – rimasi d’accordo con Rucco di riparlarne a settembre. Ma lo stesso pomeriggio uscì un comunicato di Idea Vicenza, la lista del sindaco, che chiedeva le mie dimissioni.

Non capisco perché, secondo anche quella nota, avrei dovuto confermare pubblicamente una ovvietà, ossia di condividere le linee di mandato. La mia lealtà amministrativa era nei fatti. Poi, lunedì, il sindaco mi ha chiesto di entrare nella sua lista civica per dimostrare il mio appoggio. Ho rifiutato. Se non altro perché dopo le ripetute accuse di occupare una poltrona impropriamente mi sembrava una richiesta forte rimanere in giunta solo perché nella lista Rucco. Non ho mai visto il ruolo di assessore come un modo per occupare un posto e percepire uno stipendio. Un reddito che mi consente di pagare il mutuo ce l’ho“.

Matteo Tosetto, lo scorso 9 agosto, sul suo profilo Facebook ha scritto: “La mia esperienza d’assessore finisce. È stato per me un onore poter essere al servizio della nostra città. Grazie a tutte le persone che hanno lavorato con me per migliorare le attività del mio mandato, grazie alle associazioni e a tutte le realtà del territorio perché il lavoro di rete e di squadra è fondamentale. Grazie a tutte le persone che in questi anni mi hanno supportato e aiutato, anche nei momenti più difficili, per poter fare meglio e cercare il più possibile di dare risposte concrete alla nostra comunità“.