Una scritta “Uccidi Fugatti – No Tav” accompagnata dalla sigla Br e da una stella a cinque punte è comparsa la scorsa notte sulle strisce pedonali dal polo scientifico dell’Università di Trento e dalla sede della Fondazione Bruno Kessler. Lo rende noto Ansa che aggiunge: indaga la Digos, che ha svolto un sopralluogo sul posto.
“Non si può accettare che rappresentanti delle istituzioni subiscano intimidazioni a causa delle opinioni e convinzioni espresse. È quello che è successo per la seconda volta in pochi mesi al Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che stanotte ha nuovamente ricevuto una grave minaccia”, commenta il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“La libertà di espressione è un diritto fondamentale che deve essere rispettato per ogni cittadino, protetto in ogni società democratica, anche nei confronti dei suoi rappresentanti. È attraverso il dialogo aperto, il rispetto reciproco, che si realizza una società realmente libertaria in cui le diverse opinioni possono coesistere pacificamente. Esprimo la mia personale solidarietà, e quella di tutto il Veneto, a Maurizio Fugatti”, conclude il governatore veneto.
A fine maggio una busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma di Trento era stata trovata da un impiegato delle poste negli uffici di Gardolo, sobborgo a nord di Trento, durante le normali operazioni di smistamento della posta.