Maxi sequestro della Polizia locale: smantellata una serra per la produzione in serie di marijuana. Magazzino sequestrato e spacciatore arrestato

151
Comune di Venezia
Comune di Venezia

Sette serre, strumentazione per 120mila euro, quasi un chilo di foglie di marijuana essiccate e altrettante da essiccare, decine di bottiglie di diserbante, una centrale pronta per immettere nel mercato diecimila dosi di stupefacente. Maxi sequestro operato dalla Polizia locale sabato sera nei confronti di un veneziano di 47 anni, M.A., arrestato e posto ai domiciliari dal Giudice per le indagini preliminari al termine dell’udienza di convalida. Gli agenti del Nucleo Sicurezza urbana del Corpo hanno requisito l’intero capannone rurale della Gazzera dove è stata trovata la base di coltivazione dello stupefacente, al termine di perquisizioni durate un’intera nottata. I risultati dell’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, sono stati presentati questo pomeriggio nel corso di una conferenza stampa nella sede del Comando di Polizia locale di piazzale Roma alla presenza del comandante della Polizia locale, Marco Agostini, dell’assessore alla Sicurezza urbana, Giorgio D’Este, del capo di gabinetto del Sindaco, Morris Ceron, e del responsabile del Servizio Sicurezza urbana del Corpo, commissario capo Gianni Franzoi.

“L’operazione è il logico frutto di un controllo del territorio sempre più capillare – ha dichiarato il comandante Agostini – non si tratta di un sequestro di poco conto, anzi. Avevamo informazioni precise sul fatto che il 47enne avesse la capacità di gestire discreti quantitativi di stupefacente, soprattutto in zona Marghera. Abbiamo tolto dalla piazza una vera centrale di spaccio”. Durante la conferenza si è sottolineato come il Comune di Venezia abbia assunto negli ultimi anni 200 nuovi agenti, specie per stringere le maglie dei controlli nei luoghi “caldi” della città in orari serali e notturni. Non ci si fermerà qui, visto che è già stato pubblicato un ulteriore bando per 60 operatori di Polizia locale che andranno a rinforzare le fila delle squadre operative che già, specie di sera e di notte, perlustrano incessantemente il territorio a bordo di 13 radiomobili: “Non solo – ha dichiarato il capo di gabinetto Morris Ceron, ringraziando a nome del sindaco la Procura della Repubblica per il coordinamento delle indagini – stiamo investendo anche in tecnologia. A breve saranno operative la nuova Smart Control Room e 160 telecamere in tutta la Città, in grado di inviare le immagini in tempo reale alla centrale operativa. Continueremo in questa direzione, assumendo giovani agenti volenterosi e preparati e aggredendo giorno dopo giorno lo spaccio. L’abbiamo fatto dal 2015, quando ci siamo insediati, fino a oggi. Abbiamo demolito i Cubi della Bissuola, per esempio, e i luoghi che un tempo erano di spaccio e degrado li stiamo riconquistando assieme ai cittadini. Al Parco Albanese, infatti, abbiamo portato la Biennale e altre attività sociali. Siamo consapevoli, però – ha continuato Ceron -, che il contrasto non basta, servono anche sensibilizzazione e formazione. Per questo abbiamo lanciato un grande ‘piano Marshall’ per lo sport da 20 milioni di euro, investendo sulle strutture sportive cittadine, e abbiamo rivitalizzato, anche attraverso l’urbanistica, spazi e luoghi dove prima si spacciava. Ora la gente ferma i nostri agenti per ringraziarli del loro operato – ha concluso – è cambiato il sentire comune, non posso che complimentarmi, a nome di tutta l’Amministrazione, con gli operatori del Corpo di Polizia locale di Venezia”.

L’intervento degli agenti è scattato verso le ore 19 di sabato scorso: l’arrestato è stato individuato in via Brunacci a Marghera e, viste le due unità cinofile, ha cercato di eluderle deviando velocemente il suo itinerario. Una mossa inutile. Il 47enne ha quindi consegnato agli operatori del Nucleo operativo alcune dosi di marijuana, ma gli approfondimenti hanno indotto gli agenti a raggiungere la sua abitazione di Marghera per una perquisizione domiciliare. Al termine di quest’ultima sono stati sequestrati: un box serra con una pianta matura di marijuana con inflorescenze pronte per la triturazione, un altro etto circa di foglie essiccate e triturate, strumentazione ad hoc per la coltivazione in serra, una macchina per il sottovuoto e 30 bottiglie di diserbante. Le indagini si sono poi allargate a un capannone rurale alla Gazzera, affittato dal febbraio scorso, dove sono state requisite 7 serre per la coltivazione “a cascata” di piante di marijuana. Ognuna poteva contare su attrezzature costose e moderne (del valore di 20mila euro totali) per la ventilazione, l’illuminazione, la temporizzazione e il controllo dell’umidità degli spazi. Al termine degli accertamenti l’immobile è stato sequestrato, il 47enne (con un precedente specifico) è stato arrestato e sono state tolte dal mercato diecimila dosi circa di stupefacente.

“Voglio ringraziare ancora una volta i nostri agenti della Polizia locale – ha commentato l’assessore alla Sicurezza urbana, Giorgio D’Este – Ogni giorno ci dimostrano di essere preparati e capaci. Sono convinto che politicamente si debba lavorare, anche a livello di Governo, per dare pari dignità a questo Corpo rispetto alle altre Forze dell’Ordine”.

Dall’inizio dell’anno il Servizio Sicurezza urbana del Corpo di Polizia locale ha effettuato 82 arresti in flagranza di reato e ha denunciato a piede libero 134 persone.

Per quanto riguarda in specifico l’attività antidroga:

  • sono stati colti in flagranza di reato 48 spacciatori, di cui 23 tratti in arresto;
  • sono stati effettuati 175 sequestri/rinvenimenti di sostanze stupefacenti;
  • sono stati segnalati alla Prefettura 76 consumatori di sostanze stupefacenti;
  • sono stati sequestrati 9,513 chilogrammi di sostanze stupefacenti.