Parte lunedì 23 gennaio con destinazione Bangui, in Repubblica Centrafricana, la giovane specializzanda Maya Lorenzi, di Recoaro Terme, che ha scelto di fare questa esperienza con il Cuamm.
“Parto per dare il mio contributo, per fare la mia parte. Credo sia importante lavorare perché a tutti siano garantite le stesse opportunità, soprattutto quando si parla di salute – spiega Maya –. Ho molte aspettative su ciò che imparerò sia dal punto di vista umano che lavorativo, e vado tranquilla, perché mi fido dell’organizzazione con cui parto”.
Grazie ad un accordo che Medici con l’Africa Cuamm ha con oltre 30 università in Italia, Maya Lorenzi trascorrerà un periodo di 6 mesi sul campo, inserita nel progetto Jpo (Junior Project Officer) che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.
Il Cuamm è presente in Repubblica Centrafricana dal 2018, anno in cui ha avviato l’intervento al Complesso Pediatrico della capitale, Bangui. L’ospedale pediatrico di Bangui, dove andrà Maya, conta 257 letti e, annualmente, realizza oltre 70.000 visite ambulatoriali, più di 18.000 ricoveri e più di 1.000 interventi chirurgici. Tutti su pazienti pediatrici. Ma la mission del Cuamm è anche andare nell’ultimo miglio, lì dove nessuno si spinge. Così da febbraio ha avviato anche un sostegno all’ospedale di Bocaranga, nel nord-ovest, una zona dove vivono oltre 200.000 persone. L’ospedale ha 100 posti letto ed effettua quasi 1.000 parti all’anno, garantisce diagnosi e cura grazie alla presenza e all’impegno di un unico infermiere specializzato. È un’area molto povera dove dal 2013 imperversano scontri fra i ribelli antigovernativi e l’esercito regolare.
Tre lunghi anni di pandemia hanno purtroppo indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. A questo si aggiungono gli effetti della grave crisi globale che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina, i cambiamenti climatici, la speculazione energetica, le tante altre guerre dimenticate… Le conseguenze, in Africa, sono drammatiche: i prezzi dei beni primari e di base sono aumentati in modo vertiginoso, dal costo della farina e del latte a quello del carburante. I sistemi sanitari stanno tornando indietro di 10 anni.
La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.
È possibile sostenere Medici con l’Africa Cuamm con una donazione online sul sito dell’associazione.
MEDICI CON L’AFRICA CUAMM
Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Appoggia 23 ospedali e 95 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria) 3 scuole per infermieri (in Sud Sudan, Uganda ed Etiopia) e una università in Mozambico.